“Vur van Verzet” è il sesto full length per gli Heidevolk e, senza dubbio, rappresenta una discreta evoluzione nella sonorità della band folk metal olandese. In questo nuovo album, il gruppo ci propone una musica che intende essere molto più “accattivante” e “orecchiabile”, perdendo in gran parte quell’alone di potenza che li aveva resi celebri nel mondo del metal.
La maggior parte della cattiveria sonora che si portavano dietro viene soprattutto limitata dall’utilizzo di un maggior numero di linee melodiche e dall’uso stesso degli strumenti, molto meno “potenti” rispetto al passato. Già questo cambio di registro lo si poteva avvertire dal primo singolo “Ontwaakt” e ancora di più dal recente “A Wolf In My Heart“, dal gusto a tratti power, nonché prima canzone della band cantata completamente in inglese, se escludiamo alcune bonus track del passato. Poco, in “Vur van Verzet”, rimane dello spirito battagliero che non dava tregua all’ascoltatore, anche se ogni tanto qualche scampolo riesce ancora a saltare fuori, come agli inizi di “Tiwaz” e nel brano di chiusura “Het Juk der Tijd“. La maggior parte dell’album, come si può intuire, fatica a portare l’ascoltatore sui campi di battaglia, ma riesce piuttosto a creare l’atmosfera di una serata passata a bere idromele in compagnia e nella quale si raccontano diverse storie davanti ad un fuoco.
I testi, invece, rimangono sostanzialmente invariati e presentano orgogliosamente il passato dei popoli germanici contro l’Impero Romano nonché la conquista della Britannia da parte dei Sassoni, prima invitati come mercenari contro i popoli nordici (“Britannia“) e poi dell’assoggettamento delle stesse terre (“The Alliance“).
Per quanto riguarda invece la padronanza degli strumenti da parte dei Nostri, essa non è sicuramente da mettere in discussione, come non risulta essere in discussione il lavoro fatto in sala, capace di dare risalto ad ogni aspetto dell’album.
A questo punto non resta che aspettarli al varco in sede live, per sentire se sul palco riescono a dare anche a questo album quella magnifica carica di cui sono indubbiamente capaci.