I Gigantomachia sono una giovane band laziale fondata poco più di un anno per volere del bassista Lorenzo Suminier, affiancato da Alessandro Caponera alla chitarra solista, Davide Angelo Pietrantoni alla chitarra ritmica e alla voce e Nicola Frate alla batteria.
Questa prima demo, che include tre canzoni, propone un death metal cadenzato che per due terzi della durata totale si assesta su un down/mid-tempo caratterizzato da melodie abbastanza orecchiabili (ovviamente in relazione al genere), come ad esempio nell’opener Aldebaran (Taurus Head). Le coordinate restano più o meno le stesse nella seconda traccia Leviathan, leggermente più complessa dal punto di vista compositivo e che regala la prima accelerazione sul finale.
Discorso a parte merita la terza canzone, la più lunga del lotto: Eye of the Cyclop, infatti, si attesta di gran lunga come brano migliore del lavoro in quanto a qualità e varietà. Troviamo qui infatti tempi terzinati spezzacollo e sfuriate in cui (finalmente) i Nostri decidono di spingere un po’ di più. La lunghezza ovviamente non è eccessiva (parliamo di una traccia di 5 minuti e spiccioli) ma quest’ultima scorre via molto più facilmente rispetto alle altre.
A livello tecnico, i suoni sono decisamente validi considerando la tipologia di prodotto che abbiamo tra le mani, con una sezione ritmica possente, le chitarre che svettano ma non troppo e la voce che ben si adatta alla musica. Soltanto le parti soliste risultano un po’ deboli, sia come suono che come qualità degli assoli.
In definitiva, i Gigantomachia sono una band che deve certamente far tanta strada, ma che ha tutto il tempo e le capacità per farlo, stando a quanto sentito su questo buon lavoro che getta i semi per quello che, speriamo, sarà un buon raccolto in futuro.
