A distanza di quattro anni dall’ottimo Bulloni Granate Bastoni tornano i novaresi Frangar, gruppo storico della penisola attivo dal lontano 2000.
Ancora una volta, a farla da padrone è un pregevole ed irruento Black ‘n’ Roll che riesce a coinvolgere per compattezza e fierezza, impostato su tematiche belliche ed accompagnato da grafiche eleganti che richiamano le linee guida del primo novecento.
L’immaginario e le stesse liriche sono da sempre un marchio di fabbrica dei nostri e li pongono nel calderone controverso del NSBM, mantenendo però sempre una chiara visione intellettuale e storica che evita proclami o frasi ad effetto, preferendo analizzare le esperienza dei soldati sul fronte e di conseguenza i valori, spesso vicini all’ideologia del ventennio, che animavano il nostro paese in quel periodo storico.
La copertina è l’emblema di questa visione e colpisce per semplicità ed efficacia nella sua raffigurazione di una battaglia in cui trasuda il misto di eccitazione e paura che colpiva i soldati prima di una carica, utilizzando colori che rimandano chiaramente alle locandine del periodo.
La vicinanza alla scena NSBM non viene rinnegata dal gruppo ed emerge nella scelta di omaggiare con due ottime cover le band hardcore Londinium S.P.Q.R. e Division 250, rispettivamente con Fare Quadrato e Rivolta (in origine Revuelta), nonchè con la scelta di appoggiarsi alla Darker Than Black di Hendrik Möbus degli Absurd, etichetta culto della scena NSBM.
Trincerocrazia è composto da nove tracce (comprese le due cover) che riprendono gli elementi più interessanti che il gruppo aveva introdotto sul disco precedente, ovvero una perfetta alternanza di gelido Black Metal e stacchi Punk in cui questi ragazzi, sapientemente, introducono passaggi ritmati vicini ai Venom e ripartenze Thrash Metal che rendono i brani dinamici.
Le tematiche donano ai brani una triste epicità che ci permette di immedesimarci con lo spirito fiero e i disagi dei nostri compatrioti che combatterono sul fronte, rendendo la musica marziale e carica di orgoglio (anche grazie agli inserti di film dell’epoca). I brani che colpiscono per sintesi ed efficacia sono la patriottica Italia Suprema Assoluta (con ottime ripartenze Thrash), la darkthroniana Martello e la lunga, gelida e toccante Artigliere Alpino.
Questo nuovo album dei Frangar è un ottimo disco di Black ‘n’ Roll, pregevole e violento, che stupirà anche chi non condivide l’ideologia del gruppo.
https://www.youtube.com/watch?v=0am7gv2XnHA&list=PLcjKSQ-BZ6TbzGv_hoOFrglODIVNY0kcT&index=8