Debutto sulla lunga distanza per i FORJA, band folk metal catalana dalle sonorità e dai gusti prettamente power e medioevali, come dimostrato anche dai due singoli prescelti per anticipare questo “El Llibre dels Feyts“.
Sin dall’intro “L’Home i la Història” (“L’uomo e la storia”), di fronte ad uno scoppiettante fuoco, ritroviamo una voce che racconta ad un personaggio ignaro del passato, del presente nonché della vita che aspetterebbe lo stesso al di fuori delle quattro mura che lo proteggono.
In questi racconti non c’è solo morte e la continua guerra contro i mori ricacciati dalla Penisola Iberica nel periodo della Reconquista, tra i quali risulta impossibile non citare il secondo singolo “Muret“, ma ci sono anche personaggi forti e vincenti come la contessa “Aurembiaix“, donna che con le sue sole forze è stata in grado di mantenere il titolo di contessa di Urgell nonostante le lotte politiche tra vari personaggi ben più influenti di lei.
In generale è un po’ tutto l’album a mantenere questo timbro allo stesso tempo epico e medioevale, anche grazie ad un paio di intermezzi e l’utilizzo, va detto molto ben gestito, di cornamuse, gralle, violini e fisarmoniche, creando un sound ben adatto ad un gruppo che si fa chiamare Forja (Forgia).
Detto dei due singoli, che probabilmente sono tra i momenti più alti dell’album, impossibile dimenticare la semi-ballad “Ales Negres” (“Ali nere”) che ci porta all’interno di un accampamento nel momento esatto in cui inizia a sorgere il sole, mentre dall’altra parte della nebbia vi sono i nemici che richiedono a gran voce il nostro sangue.
Più in generale l’album non sembra mostrare veri punti deboli, né dal punto di vista delle registrazioni, né dall’abilità stessa del quintetto catalano nel fare propri i mezzi musicali utilizzati, sebbene alcuni pezzi dopo qualche ascolto tendano ad assomigliarsi un po’ troppo, problema abbastanza normale per un gruppo comunque al debutto in un full length. Molto interessante anche la scelta di non inserire nel disco alcuno dei pezzi usciti negli scorsi anni tra EP e demo, come tende a fare la maggior parte dei gruppi con il proprio primo lavoro sulla lunga distanza.
In totale la durata di “El Llibre dels Feyts” è di poco più di 45 minuti e gli stessi Forja lo considerano un album concettuale sulla vita di Giacomo I d’Aragona detto “Il Conquistatore”, figura chiave nella storia iberica, in special modo per l’Aragona e la Catalogna, di cui “Il Libro delle Gesta” è l’opera autobiografica riguardante le proprie vittorie in quel mondo in perenne guerra.
Altra menzione particolare merita infine la title track, stranamente inserita in chiusura all’album, in quanto è stata costruita basandosi sul motivo tradizionale di “En Avant Blonde“, brano generalmente poco “sfruttato” dai gruppi folk metal e trasformato in una canzone dall’elevata epicità.
In conclusione si tratta di un album che potrà fare felice qualsiasi amante del folk metal dalle caratteristiche più power.