Primo album per i Foredoomed dalla Finlandia. Trattasi di un gruppo attivo dal 2009 e che ha pubblicato con ritmo regolare tre demo, di cui l’ultimo risale a tre anni fa. In occasione dell’uscita di questo “Ordeal” hanno tenuto vari spettacoli in giro per l’Europa, alcuni da supporto agli Ensiferum. Per quanto riguarda il genere, si tratta di melodic death metal con un tocco di symphonic, in pratica una fusione tra Wintersun e le tastiere dei Children of Bodom: la voce, infatti, ha un ruolo di primo piano assieme alle tastiere, mentre il resto degli strumenti è a un piano leggermente più basso. Alternano spesso parti veloci a parti lente, con una componente melodica accentuata in comune che alleggerisce le canzoni in maniera consistente rendendole godibili per un ampio pubblico. L’album è composto da nove canzoni di una durata variabile dai quattro minuti scarsi ai quindici, per una durata complessiva di circa 55 minuti.
Tra le canzoni rilevanti:
- “Search for Tomorrow“: quarta canzone. Uno dei pezzi più pesanti, con ritmi e riff da power metal e addirittura un blast corto, una voce pesante sulla falsariga degli Amon Amarth che a differenza delle altre canzoni cede molto meno al pulito, solo nel ritornello e nel finale che spezza la monotonia della canzone. Non è stato rivisto rispetto al demo del 2015.
- “Dualism“: quinto pezzo. In vista del secondo album in elaborazione è stato pubblicato il video di questo brano, e indubbiamente meritava più di altri pezzi. Un’intro tranquilla, riff e assoli senza grosse pretese e un ritornello particolarmente leggero e orecchiabile. Inconfondibile.
- “Ordeal“: nona canzone dell’album. Un pezzo lunghissimo che riassume a grandi linee lo stile dei Foredoomed: riff vivaci e melodici arrivando fino a ricordare i Dragonforce rallentati, parti più pacate con un paio di giri progressive, altre pesanti cantate in growl in stile Wintersun, il tutto mescolato in un unico pezzo. Le varie sezioni messe insieme soffrono di un paio di intoppi, come se avessero dovuto scaricare tutti i riff elaborati e scartati dagli altri pezzi.
Come visto, si tratta di un album buono ma non eccelso, con spunti interessanti ma nulla di incredibile. Non rimane che vedere cosa sforneranno nel prossimo album, magari qualcosa di più personale purché rimanga la passione che traspare in modo palese dalle canzoni.