#YØLØ è il titolo della nuovo EP marchiato Finsterforst, nel quale sono contenuti sia brani inediti sia cover di artisti commerciali quali Michael Jackson, Miley Cyrus, K.I.Z , Die Kassierer e The Dubliners.
La canzone che inaugura l’EP è un brano inedito dal titolo Bottle Gods: fin dalle prime battute emerge la classica linea dei Nostri, il tutto ben contornato da un’orchestrazione di fiati e successivamente anche la fisarmonica farà il suo trionfale ingresso in un breve intermezzo leggermente acustico. Auf Die Zwölf presenta una linea più tendente al Black Metal il tutto amalgamato con del classico Folk Metal soprattutto nel ritornello.
Arriviamo ora al terzo brano il quale dà il titolo all’EP. #YØLØ è un brano che lascia perplessi e leggermente straniti: nei primi secondi della canzone sembra di ascoltare un brano jazz, ma nel giro di qualche altro secondo avremo un evoluzione che sfocerà in un ritmo frenetico condotto da fiati e batteria, per poi aggiungersi successivamente tutti gli altri strumenti ed infine la voce di Oliver Berlin, che a tratti assumerà delle cadenze tendenti all’epico. Brano degno di rilevanza, forse può essere definito il punto di forza dell’intero EP. Piccola digressione, ho avuto l’impressione che talvolta Oliver stonasse appositamente e forse è stata una mossa azzardata ma funzionale per via del concept dell’album pressoché incentrato sull’alcool.
Le successive quattro tracce sono delle cover, ed in ordine troviamo: Hangover (Taio Cruz ft. Flo Rida), Wrecking Ball (Miley Cyrus), Beat It (Michael Jackson) e Der Durch Die Scheibeboxxxer (K.I.Z.)
Hangover è stata coverizzata anche dalla band Folk “Pirate” Metal Alestorm, ma la versione dei Finsterfrost è completamente inaspettata: introdotto dalla fisarmonica e da un coro che inneggia “YØLØ“, il brano mantiene il concept della versione originale di Hangover ma presenta una rivisitazione del tutto personale nel testo ed ovviamente nella struttura musicale del brano. Wrecking Ball risulta una sorta di parodia ben riuscita del brano dell’artista Miley Cyrus, mentre Beat It risulta invece essere un omaggio riarrangiato in chiave del tutto personale al grande Re del Pop. L’ultima cover del lotto è Durch Die Scheibeboxxxer, brano di un noto rapper tedesco, rifatta in chiave tendenzialmente Industrial.
Flasche Leer è l’ottavo inedito presente ed anche il più breve, il quale presenta un ritmo molto delicato condotto da una chitarra e fischi. La penultima traccia Das Schlimmste Ist Wenn Das Bier Alle Ist è anch’essa una cover riproposta in chiave folkloristica, mantenendo comunque alcune linee punk della band Die Kassierer. Ci dirigiamo così verso la fine di questo disco con l’ultimo brano Wild Rover, il quale riprende la linea melodica dei fiati e ricorda una filastrocca, ma soprattutto è un’altra cover dato che il brano originale è dei Dubliners.
Quindi abbiamo fra le mani un EP composto da tracce originali e non, ben amalgamate fra di loro. Un altro fattore degno di nota è riscontrabile nel fatto che i brani si aggirano circa su una durata media di quattro minuti (a differenza del precedente album Mach Dich Frei che contiene brani molto più lunghi e complessi). In definitiva #YØLØ è un album molto divertente, dinamico ed a tratti lontano dai classici Finsterforst, anche se il loro tipico sound è comunque ben evidenziato.
Se vi aspettate i Finsterforst di Mach Dich Frei avete completamente sbagliato album e vi troverete alquanto perplessi.