Gli Evildead sono una band thrash metal formata nel lontano 1986, e la loro proposta segue quella di gruppi come Cryptic Slaughter, Dark Angel e Possessed. Poco dopo la fondazione i Nostri sono entrati in studio per registrare la consueta prima demo, per poi rilasciare il primo album nel 1989 con “Annihilation of Civilization“. Il sound degli Evildead è molto preciso e distinguibile dalle altre thrash metal band, la miscela di riff di chitarra creata spazia tra speed e thrash metal, insieme a un drumming pompato e deciso. I testi non sono da meno, troviamo discussioni di idee sociali, politiche e il tema del nucleare. Dopo aver rilasciato il suddetto debutto e “The Underworld” nel 1991, quest’anno gli statunitensi tornano a farsi sentire e aggiungono un terzo capitolo alla loro discografia, chiamato “United $tate$ Of Anarchy”.
Il disco è del tutto una bomba che vi esploderà in faccia già al primo ascolto, un thrash metal fatto alla “vecchia maniera”, pare che la band non sia invecchiata nemmeno di un solo giorno dal precedente lavoro. “The Descending” è un’ottima traccia per aprire le danze e anche le future date live, Rob Alaniz e la sua sezione ritmica catturano fin da subito l’ascoltatore e la voglia di fare headbanging si fa sentire sin dai primi secondi, la melodia del ritornello è fantastica, vien voglia di cantare e svegliare tutto il vicinato. Tutto ciò fa subito capire all’ascoltatore di che pasta sono fatti gli Evildead ed a che cosa andrà in contro nei prossimi 35 minuti della sua vita. “Word Of God” e “Napoleon Complex” sono altre due tracce con riff duri e diretti e una voce accattivante. Se siete come me, alla ricerca del thrash metal accattivante, che suona bene, senza troppe note sprecate e senza troppi giri inutili, ragazzi questo è il disco che stavate cercando. “Greenhouse” si tratta di una delle tracce più belle del disco, un mix tra Anthrax e Annihilator, una mina potente che rimane in testa fin da subito con i suoi assoli precisi e veloci e la ritmica puramente thrash, dura e grezza. La cattiveria dei cori e del cantante Phil Flores è semplicemente stupenda, in canzoni come “Without A Cause” e “No Difference” si può sentire quanta energia hanno da trasmettere i ragazzi, non solo attraverso le note suonate, ma anche quelle cantate. “Seed Of Doubt” risulta una manciata di pugni in faccia per chiudere questo massacrante disco thrash, la melodia degli assoli finali è letale, entra in testa e non esce più, il brano chiude alla grande questo esplosivo ritorno degli Evildead.
Sono molto soddisfatto di questo lavoro, perché in primis una band della vecchia guardia ha sparato una nuova cartuccia, un disco molto bello ed apprezzabile anche per i meno amanti del genere. In secondo luogo sono soddisfatto perché non ci sono effetti fatti al computer di nessun genere, non sono presenti arrangiamenti inutili o superflui, il disco non annoia, non ha punti deboli da sottolineare, sicuramente non sarà il disco thrash più bello di sempre, ma lo andrò a comprare appena sarà possibile e sicuramente lo riascolterò più e più volte sia a casa che in auto. Da sottolineare la presenza di una curiosa bonus track, “Planet Claire“, cover dei The B-52’s, gruppo new wave dei mitici anni ’70/’80. “United $tate$ Of Anarchy” degli Evildead sarà disponibile da domani, 30 ottobre 2020 e noi di Metalpit.it lo abbiamo recensito per voi. Sappiamo che molto probabilmente sarete chiusi in casa mentre lo ascolterete… dunque, siete pronti a pogare con gli armadi?