ETERNAL IDOL – Siamo il risultato dell’unione di cinque persone

by Francesca Cipriano

Abbiamo approfittato del lancio del loro nuovo lavoro per fare qualche parola con gli ETERNAL IDOL, giovane formazione di pregio nel panorama italiano. Buona lettura!


Ciao, benvenuti sulle pagine di MetalPit e grazie di dedicarci un po’ del vostro tempo. Potreste raccontare ai nostri lettori com’è nato questo vostro progetto?

Giorgia: Grazie a voi per lo spazio dedicatoci! La storia inizia dagli Hollow Haze, band che vedeva coinvolti Nick Savio e Camillo Colleluori. La collaborazione con Fabio Lione portò alla pubblicazione di “Countdown yo Revenge”. La band era ben decisa a portare avanti il progetto con concerti ecc… tuttavia quel periodo coincise con il subentrare di nuovi e non previsti impegni di Fabio, per cui decisero di tenere la cosa in una sorta di stand by.
La band proseguì la sua attività, mantenendo sempre i contatti con Fabio, che infatti fu anche l’autore delle linee melodiche del successivo “Memories of an Ancient Time”, che fu registrato però da Mats Leven. L’esigenza di portare dal vivo il materiale, però, gli impose la ricerca di un cantante… e qui le cose andarono in modo un po’ particolare. Un giorno mi chiamò Nick chiedendomi se volevo diventare la cantante degli Hollow Haze! Ovviamente ne fui entusiasta, la band la conoscevo molto bene…il batterista era mio padre! Tempo dopo Nick e Camillo ripresero i contatti con Fabio, e parlandosi nacque l’idea di una band nuova, a due voci… a questo punto con un nuovo nome.

Arrivando da altri gruppi, quanto hanno influito le esperienze precedenti nella stesura dei testi e nell’impronta dei suoni?

G: Gli Eternal Idol sono il risultato dell’unione di cinque persone, tutte e cinque con esperienze differenti, con vite diverse. Ognuno di noi ha messo il suo, anche se Nick è il compositore principale come negli Hollow Haze. Sicuramente le esperienze precedenti di ognuno di noi hanno contribuito a farci diventare quello che noi siamo oggi… quindi direi che sicuramente hanno influito nella realizzazione del disco.

A chi vi siete affidati per la produzione di questo lavoro e come vi siete trovati?

G: Come accennato precedentemente Nick è il compositore principale, e come tale si è occupato anche della produzione del disco. Batterie e voci sono state registrate al Domination Studio di Simone Mularoni, che si è occupato anche del mix e del mastering. Banale è dire che ci siamo trovati benissimo e che siamo soddisfattissimi del risultato finale.

Il vostro album è fresco di pubblicazione ed avete già estratto il primo video “Another Night Comes”, molto ben fatto. Potete raccontarci dov’è stato girato, in quanto tempo e qualche altra curiosità?

G: Il video di “Another Night Comes” l’abbiamo girato in una villa palladiana del ‘500 nei pressi di Vicenza con i bravissimi ragazzi di Violex Video. L’abbiamo girato in circa otto ore, è stata una giornata molto intensa e produttiva. Era la prima volta che mi trovavo a dover recitare uno, anzi, due ruoli in un videoclip (la bianca e la nera, due facce della stessa medaglia), e devo ammettere che è stato difficoltoso e molto divertente allo stesso tempo, sopratutto per il numero indefinito di volte che sono inciampata nei vestiti [ride].

“The Unrevealed Secret” è il titolo che avete scelto per questo lavoro e, guardando la copertina, mi dà l’idea di un concept. Ci potete spiegare di cosa tratta il disco?

G: “The Unrevealed Secret” è un concept album che, partendo dal concetto dei sette peccati capitali, vuole suggerire “qualcosa” (il segreto) della natura umana attraverso diverse vicende vissute da un uomo e una donna. Luce e oscurità giocano un gioco pericoloso in questo album… ed è solo l’inizio!

Pensate di dare un seguito a questo lavoro?

G: Assolutamente sì, io sto già scrivendo i testi del nuovo album, che sarà il sequel del nostro album di debutto. Il segreto verrà svelato… e sarà una sorpresa.

Oltre al video avete estratto e quindi pubblicato anche due tracce audio, “Evil Tears” e “A Song in the Wind”. Prendendo ispirazione dal titolo del disco non avete “rivelato” troppo, lasciando un po’ di curiosità nello scoprire le vostre canzoni. È vero o è solo una mia impressione?

G: “The Unrevealed Secret” contiene 12 brani, ne abbiamo pubblicati quattro prima dell’uscita del disco per promozione. I singoli da noi pubblicati sono quelli più rappresentativi del disco. Inoltre è un modo totalmente gratuito di far assaggiare una piccola parte dell’album, in modo che poi un eventuale acquirente ed ascoltatore avrà già un’idea di quale prodotto andrà ad acquistare.

Quanto tempo ci avete messo per realizzarlo? Potete raccontarci qualche aneddoto interessante avvenuto durante le fasi di registrazione?

G: A gennaio 2016 non avevamo neanche un pezzo, a giugno 2016 abbiamo registrato le voci definitive… sono stati cinque mesi incredibili, dove ognuno di noi ha dato il meglio si sé. Io in particolare mi ricorderò per sempre i cinque giorni passati in studio a giugno. Passavamo le notti a sistemare fino all’ultimo momento testi e arrangiamenti, respiravo aria carica di creatività e magia. L’ultimo giorno, ascoltando il disco finito (anche se ovviamente non mixato), ho capito nitidamente qual è la mia strada, una sensazione strana, ma impossibile da dimenticare.

Usare due voci, quella maschile e femminile, può sembrare una scelta non originalissima .Come avete fatto questa scelta?

G: Come accennato in precedenza, è stata un’idea di Nick e Fabio. A noi tutti è sembrata un’ottima idea, considerando anche che Fabio non aveva mai diviso dal punto di vista discografico il ruolo di lead singer con una donna. La grande incognita era sul come le due voci si sarebbero poi unite… beh, siamo molto soddisfatti e sorpresi del risultato.

Fra tutte le canzoni, quelle che più mi hanno colpita sono la numero 4 “Is The Answer Far From God?”, dalle classiche sonorità power, e l’ultima traccia “Beyond”, in cui è presente solamente Giorgia. Cosa potete raccontarci di questi due brani?

G: “Is The Answer Far From God?” è stato il primo pezzo sulla quale abbiamo lavorato, e proprio in questo titolo abbiamo il “centro” del disco dal punto di vista testuale. Non rivelerò molto, se non che il segreto che verrà rivelato nel secondo disco, forse, a ben guardare, è già rivelato… Dal punto di vista strumentale questo è sicuramente uno dei pezzi che caratterizzano di più il sound della band, è un brano di classe dove a mio parere le due voci combaciano alla perfezione. Ultima traccia dell’album “Beyond” è l’unico brano che interpreto da sola, un brano che parla della paura dell’insuccesso, e di come bisognerebbe imparare a gettare il cuore al di là dell’ostacolo. In questo brano dal sound molto Hollow Haze, ho fatto uscire allo scoperto diverse sfaccettature della mia voce, e naturalmente è un brano che mi piace molto. La domanda è: c’è un brano che non ti piace particolarmente? Ehm… no! [ride]

Ringraziandovi per la vostra disponibilità lascio a voi la parola per chiudere come volete questa intervista!

G: Grazie a voi per lo spazio concessomi, il “The Unrevealed Secret Tour pt. I” partirà nel gennaio 2017, passando per diverse città italiane e spagnole, noi non vediamo l’ora… see you on the road!

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