“Ti piace vincere facile?”. Così recitava un famoso spot, e pare proprio che da qualche anno gli EPICA abbiano fatto loro questo motto. Era infatti il 2009 quando la band olandese faceva uscire “The Classical Conspiracy”, una raccolta di brani eseguiti dal vivo con l’ausilio di un’intera orchestra tra cui figuravano grandi classici della musica sinfonica e colonne sonore di film famosi appositamente ri-arrangiati per l’occasione. In quel frangente gli Epica avevano dimostrato la strabiliante capacità di inserire il metal nelle trame di composizioni leggendarie senza snaturarne la sostanza ma, anzi, enfatizzando i loro punti di forza. Il sapiente dosaggio dei volumi di chitarre e batteria era riuscito ad appesantire il sound e nel contempo aveva lasciato che ogni strumento dell’orchestra potesse esprimere appieno la propria dinamica, il che aveva dato vita a una rivisitazione tanto rispettosa quanto arricchente per l’ascoltatore.
Otto anni sono passati, ma l’attitudine a impreziosire il lavoro altrui è rimasta la stessa, ed eccoci quindi a recensire l’EP “Epica Vs Attack on Titans Songs”, ovvero l’omaggio che i colossi del Symphonic Metal hanno dedicato a uno degli anime più popolare degli ultimi tempi: Shingeki no Kyojin (L’Attacco dei Giganti). La bella Simone e compagni probabilmente sapevano che questo connubio avrebbe oltremodo esaltato il cuore degli otaku metallari, ma soprattutto erano ben consci del fatto che le OST dell’anime si sarebbero lasciate manipolare come tenera argilla nelle loro mani. Le sigle di apertura e chiusura de L’Attacco dei Giganti, infatti, rientrano nel filone del Japan Rock e presentano già di per sé importanti elementi sinfonici, sicché agli Epica sono bastati alcuni “piccoli” ritocchi per confezionare l’ennesimo capolavoro. Nello specifico, le modifiche hanno riguardato la riscrittura dei testi in inglese, l’arricchimento delle linee sinfoniche e il potenziamento in chiave melodeath delle tracce chitarristiche originali. A ciò si aggiungono la rielaborazione di alcuni assoli e l’inserimento saltuario di intermezzi in growl.
Il risultato è qualcosa di semplicemente estasiante, un trionfo di emozioni tanto per i fan del gruppo quando per quelli del cartone animato. È infatti impossibile resistere all’effetto nostalgia suscitato da “Crimson Bow and Arrow” e “Wings of Freedom”, le due opening della prima stagione le cui note iniziali rimandano subito alle immagini della sigla giapponese. E dove “Crimson Bow e Arrow” fa venire la pelle d’oca con i suoi cori cinematografici (e un intro di fiati che fa il paio con l’opener “Eidola” di “The Holographic Principle”), “Wings of Freedom” si rivela addirittura superiore all’originale con il suo scatto marcatamente Power Metal e un arrangiamento che la fa sembrare un estratto di un full-length degli Epica piuttosto che la soundtrack di un anime. Simone, sempre magnifica nell’esecuzione, toglie un po’ di sapore nipponico al tutto e ci regala minuti di pura meraviglia in “If Inside These Walls Was a House”, anch’esso un pezzo che sembra pescato direttamente dalla storia passata dei Nostri. Il distacco rispetto all’originale qui si fa significativo all’inizio e con l’entrata delle chitarre attorno al secondo minuto, un’aggiunta importante se si pensa all’accompagnamento esclusivamente orchestrale pensato dai Linked Horizon. Succede qui qualcosa di simile a quanto accadde quando Johnny Cash produsse la sua versione di “Hurt”, e cioè una cover che guadagna uno status indipendente rispetto alla sua progenitrice e sdoppia il range di emozioni accessibili al fruitore. Chiude infine “Dedicate Your Heart”, la opening della seconda stagione, famosa per i cori da inno nazionale che qui vengono riproposti con una fedeltà a dir poco maniacale.
“Ti piace vincere facile?” si diceva all’inizio, e sì, dobbiamo ammettere che agli EPICA piace davvero molto. Questo breve disco di quattro canzoni propone della musica semplicemente meravigliosa, un’incursione in un mondo, quello dell’animazione nipponica, che ha il pregio di portare un po’ di varietà nei canoni compositivi a cui noi occidentali siamo abituati. La fusione è avvenuta in modo assolutamente impeccabile e, soprattutto, rispettoso degli autori originali, tranne forse che per i testi, non sempre fedeli al 100% (è nota però la difficoltà di trasposizione tra due lingue così distanti come l’inglese e il giapponese, motivo per cui non attribuiamo colpe a Simone e colleghi). “Epica VS Attack on Titan Songs” si pone quindi come una piccola perla che merita di essere acquistata e ascoltata fino allo sfinimento, possibilmente su un impianto di qualità.