L’Agonie D’Un Monde è il nuovo ep dei francesi Diktatur, edito nel 2015 come autoproduzione ed ora disponibile tramite Melancholia Records.
Questa nuova fatica esce dopo un lungo periodo di silenzio che ha seguito il debutto datato 2010 ed è composto da quattro tracce di intenso e brutale Black Metal che recupera lo spirito primordiale della scena francese (Antaeus) e si discosta dalle derive moderne ed avantgarde di molti loro conterranei.
Non ci troviamo però davanti al classico copia incolla perpetrato da molti gruppi nostalgici, ma piuttosto davanti ad una rilettura attuale del sacro nero verbo in cui il gruppo cerca di dare un suono fresco e moderno giocando con la teatralità delle melodie: in particolare sono molto interessanti le scelte di note diverse dalla tradizione e alcune linee vocali evocative.
L’opener Comme Un Hombre da subito chiarisce le intenzioni del trio, presentandosi come un brano diretto e gelido che alterna velocità a rallentamenti atmosferici e su cui troviamo l’unico innesto sperimentale del disco, ovvero una parte elettronica nella sezione finale della canzone, molto interessante ed intrigante.
L’Hérétique invece è un mid tempo ritmato in cui il gruppo rallenta, teatrale ed oscuro, dove colpiscono gli ottimi intrecci delle chitarre che ricreano un’atmosfera infernale molto evocativa.
Par Le Fer Et Le Feu è il brano più violento del lotto, molto diretto e coinvolgente e si contrappone all’epica e solenne title track, altro mid tempo in cui il gruppo alterna arpeggi tetri a muri di chitarre spessi e brutali.
L’agonie D’un Monde dunque è un ottimo esempio di Black Metal diretto e sincero sia nella musica che nelle liriche, devote alla morte ma che rinnegano politica e religione, che ci presenta un gruppo in gran forma pronto a conquistare il suo posto nell’olimpo della scena francese.
DIKTATUR – L’Agonie D’un Monde
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