DESTRUCTION – Under Attack

by Metalpit.it Staff

Il 2016, tra le tante cose, vede anche il ritorno discografico dei Destruction.

I pionieri del thrash metal tedesco tornano alla pubblicazione con un nuovissimo album intitolato Under Attack, seguente, a distanza di quattro anni, a Spiritual Genocide.

La prima occhiata, ovviamente, va alla copertina che è molto semplice e intuitiva: un pianeta sotto attacco di missili con un teschio in fiamme che si sta frantumando, lasciando pezzi ovunque, riferente alla distruzione in atto.

Dopo aver visionato la copertina, ovviamente, il cd va ascoltato.

La prima traccia è la title track dell’album, nonché secondo singolo estratto (al primo ci arriviamo dopo), con tanto di video ufficiale, Under Attack; Under Attack inizia in modo tranquillo, con un riff di chitarra in pulito, per poi passare al classico stile Destruction con riffs e assoli tritaossa, andamento che andrà avanti anche per le seguenti Generation Nevermore e Dethroned seppur, ovviamente, diverse nella composizione.

La quarta traccia Getting Used To The Evil presenta parti pulite e un andamento più lento delle tre precedenti; una canzone per dare un attimo di respiro e una calmata (a modo loro) all’ascoltatore.

Bene, per Schmier e colleghi sei minuti di riposo vi bastano e si riparte con Pathogenic e Elegant Pigs tutte in una tirata di puro thrash metal, con la prima tiratissima e la seconda un po’ meno, ma entrambe efficaci e che rimangono in testa, quella che muovi mentre ascolti questi due pezzi.

Lo stesso andamento lo abbiamo per la settima traccia Second To None, primo singolo estratto dall’album, pubblicato con relativo lyric video, e ancora per le ultime tre tracce Stand Up For What You Deliver, Conductor Of The Void e Stigmatized.

L’album ha dei suoni pazzeschi, ben fatti e perfetti per il genere, che danno l’impatto giusto che i Destruction vogliono dare all’ascoltatore, inoltre le canzoni restano in testa, dalla prima all’ultima.

Niente che non abbiano già fatto i tre tedeschi ma comunque un grande ritorno nella scena discografica con un ottimo album, con tematiche molto attuali.

Difficilmente i Destruction possono deludere, hanno la potenza e la voglia di pestare nel sangue da sempre, dagli anni ’80 a oggi, cosa che non tutti i gruppi hanno o riescono a tenere, per un motivo o per un altro.

Direi che si meritano un bell’8/10, non di meno.

 

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