I Destination 5-11 sono una giovane formazione udinese nata nel 2012 e composta, al momento della pubblicazione dell’EP in questione, da Lorenzo Nocerino (voce), Marco Furlani, David Trevisan (chitarre), Gianluca Somma (basso) e Marco Driutti (sostituito nel 2016 da Fabio Tomba).
Dopo i primi anni passati a farsi le ossa in sede live, la band dà alle stampe questo primo lavoro ufficiale intitolato Chains of Mind, autoprodotto e rilasciato lo scorso anno.
Purtroppo abbiamo tra le mani un lavoro che stenta a decollare: le cinque tracce, ascrivibili ad un hard&heavy melodico e con qualche timida tinta power, non brillano né per originalità (in un contesto in cui è stato già detto tanto in passato), né per eterogeneità all’interno del lavoro stesso. Sono composizioni che non hanno quel qualcosa in più necessario a catturare definitivamente l’attenzione dell’ascoltatore, che siano un riff od un assolo particolarmente ispirati o più semplicemente delle variazioni nell’andazzo generale, che alla lunga risulta stagnante (l’intro di Price of the Gods e della title track presentano un minimo di varietà rispetto al resto). Le chitarre soliste si incanalano spesso in tecnicismi fini a se stessi, mentre la voce rappresenta un altro degli elementi che penalizzano il tutto: le melodie vocali tutte simili tra loro, il timbro (che può piacere o non piacere) ed il registro (che si rifà ai grandi vocalist della scena) contribuiscono infatti a rendere il comparto vocale, alla lunga, un po’ stizzoso.
Infine, il lavoro svolto in fase di produzione è buono, con dei suoni adeguati al genere proposto, ma che non riesce ad equilibrare i problemi legati alla fase compositiva.
Chains of Mind è in definitiva un lavoro di una band che ha le capacità tecniche per fare di più, ma che non riesce a raggiungere la sufficienza sulla base di quanto proposto. Staremo a vedere cosa ci riserverà la band in futuro.