I Cranial sono una band bavarese nata nel 2014 dalla rottura degli Omega Massif, e passando per altri nomi e vari live in giro per la Germania promuovendo il loro primo EP di esordio, Dead Ends, del 2015, sono arrivati a questo nome finale. Il prodotto trattasi di sludge con una componente doom non trascurabile nella ritmica; in pratica a metà strada tra death e drone. Batteria pesante ma non velocissima, basso distorto, chitarre alterate in più modi e voce gracchiante, il tutto registrato con una pulizia da Burzum, ma visto il genere non stona. I pezzi scorrono lisci tra cambi di tempo e effetti sonori espandendo il tempo, che sommato al fatto che non sono pezzi brevi il tempo sembra espandersi all’infinito in una dimensione cupa e pesante tipica del post Metal. Si tratta di un EP piuttosto lungo, quattro canzoni con una lunghezza stabile attorno agli 11 minuti per una durata complessiva di 44.49 minuti.
Tra le canzoni rilevanti:
- Towers: secondo pezzo dell’album. Essendo molto omogeneo come album aveva poco senso di canzone rilevante su 4, ma i Cranial sono riusciti in questa a dare gran parte di loro se non tutto per dare un’idea di cosa fanno: intro ricercato e pulito, riff pesanti, rapidi o meno, con un ottimo groove, cambi di tempo ben fatti, voce da drone, un’atmosfera brutale e cupa molto ben strutturata.
Rispetto all’EP precedente non ci sono state grosse evoluzioni a parte la ricerca di effetti più articolata e uno “sporcamento” delle registrazioni per incupire l’atmosfera ancora di più. Rispetto agli Omega Massif c’è stata una notevole accellerata in sento death. I fan non saranno delusi da questo nuovo EP lungo quasi quanto un album.