Quella sudamericana è una scena che ha sempre ottenuto risultati discreti, a partire dalla buona risposta che ottengono gli artisti nel continente, per poi arrivare a una notorietà internazionale che, anche se solitamente ristretta, è senza dubbio un buon traguardo raggiunto da qualche band. Tra i vari nomi emergenti possiamo trovare i Concilivm e il loro Death Metal diretto ed essenziale, che trova il primo modo per esprimersi tramite “The Veiled Enigma“, EP rilasciato inizialmente nel 2018 e ristampato dalla Dawning Septic Productions a fine maggio. Ci troviamo davanti a 25 minuti semplici, senza compromessi e nettamente ispirati dai classici del genere.
Dopo una veloce intro ritualistica, “Dark Zenith” apre le danze, mostrando tutti gli elementi che ci si può aspettare, riff veloci e incisivi accompagnati da blast beat, che talvolta deviano verso delle aggiunte più ragionate le quali non intaccano l’efficacia e la violenza del lavoro, prendendo costantemente a piene mani dalla scena nord americana. Nonostante le similitudini con Incantation e Immolation siano facili da constatare, i Nostri vanno oltre, con discrete capacità compositive che si mettono in mostra in diversi casi. La seguente “Perpetual Fyre” ne è l’esempio: composizione basilare e derivativa ma non in modo eccessivo, che mostra l’attuale situazione per i due cileni, i quali hanno tutte le basi da cui partire e, con le giuste migliorie, potrebbero formare una proposta più valida di quanto già lo sia, aggiungendo della personalità.
“Breaking of the Return” rinchiude l’ascoltatore in un’atmosfera infernale dove in certi passaggi un senso di inquietudine prevale. Dopo una partenza lenta, la crescita progressiva porta a un susseguirsi di riff taglienti e netti, che lasciano decisamente il segno.
Quella che dovrebbe essere la conclusiva “Ars Magna“, in questa versione della produzione, è seguita da “Epistemology of Darkness“, brano che si allontana leggermente dalle sonorità old school costanti fino a questo momento ma non per questo va a influire sulla qualità generale del disco, che rimane appagante.
Un inizio di carriera che potrebbe precedere dei risultati migliori e più consapevoli, quello dei Concilivm. Attualmente le loro composizioni non contengono ancora nulla in grado di caratterizzarle, e paiono per questo senza qualcosa da dire, però le idee e l’attitudine ci sono, quindi non resta che sperare nell’utilizzo del potenziale a disposizione per rendere il tutto più maturo.