I Clawhammer Abortion sono una band statunitense, più precisamente dall’Arizona, che suonano un mix tra Brutal Death Metal e Grindcore. Ascoltando il loro CD Slaughter Campaign, uscito nel 2016 con etichetta Distrust Records, ricordano molto nello stile i più famosi Cannibal Corpse.
L’album già dalla copertina richiama alla guerra e la battaglia inizia con suoni di mitragliatrice e un’ riff di chitarra pulita sulla canzone di apertura Slaughter Campaign. Ma non illudiamoci, la pace dura solo pochi secondi e da questo momento in poi non sentiremo più un solo suono non distorto. I pezzi in se stessi durano tra i due e i tre minuti, con suoni rozzi, grezzi e pesantemente distorti, esattamente come devono essere in questo genere. Lo growl Death Metal e gli scream del cantante Brady Humbert, sono una parte fondamentale del risultato finale del disco, che ben si incastrano con i pesanti riff della chitarra elettrica. In certi punti di questo Slaughter Campaign, possiamo trovare addirittura qualche ombra dark, che però difficilmente riesce ad emergere bene dal grind dei pezzi. L’album vola veloce con i suoi 24 minuti di durata per ben 8 pezzi. Canzone degna di nota è To Worship in Vain, dove il riff iniziale e la linea vocale un po’ (ma proprio un po’) più melodica, la rendono il pezzo più ascoltabile dell’album ad un orecchio non allenato.
Per concludere posso affermare, che di sicuro questo nuovo lavoro dei Clawhammer Abortion non è un album per bambini o femminucce, ma che gli adoratori del genere apprezzeranno moltissimo.