Terzo lavoro per la band Symphonic Metal tedesca Beyond The Black capitanata dalla talentuosa e giovanissima vocalist Jennifer Haben. Questo “Heart Of The Hurricane” è sicuramente il loro lavoro più maturo, col quale si affermano come una delle realtà più interessanti del genere in Germania e non solo. Il loro è un Symphonic Metal con diverse influenze che variano da un brano all’altro come hanno dimostrato già nei loro precedenti full-length “Songs Of Love And Death” e “Lost In Forever”, ma che qui sono stati in grado di personalizzare al meglio. Energici, lineari e intransigenti, così li definiamo. Con questo nuovo lavoro presentano una tracklist molto più elaborata e accurata nei minimi dettagli, a partire da una super produzione che la caratterizza per intero.
I Beyond The Black propongono melodie avvincenti che si mescolano bene con potenti riff, passaggi epici di tastiera, cori ed archi in un contesto molto elaborato.
L’album parte subito con due pezzi avvincenti: “Hysteria“, molto Power che ricorda un po’ gli Edguy o gli ultimi lavori degli Stratovarius, e la titletrack, nella quale prevale il lato melodico, dove la Haben sfodera tutta la sua bravura nel cimentarsi in melodie vocali complesse, un piccolo assaggio di tutta la loro potenza musicale espressiva che verrà ulteriormente confermata. Un’intro di piano dà inizio alla super ballad “Through The Mirror“, che parte lenta per poi esplodere in tutta la sua epicità tra cori e ritornelli che rimangono quasi subito impressi. Ancora una volta, i Nostri dimostrano come la loro carta vincente siano i ritornelli a forte componente melodica e duetti vocali, come dimostra il brano “Million Lightyears“, di cui di cui hanno pubblicato un video. “Song Of The Godless” incorpora aspetti medievaleggianti dei tamburi a ritmo inquietante e delle cornamuse, che si fondono alla perfezione con la potenza dei riff e i cori della parte sinfonica, creando uno dei brani più belli del disco, sulla stessa linea di “Pearl In A World Of Dirt” presente nel loro debutto, ma molto più elaborato sugli aspetti tecnici.
“Escape From The Heart” rallenta i un po’ i ritmi e offre un cantato più soffice e lamentoso dando un senso di malinconia, mentre “Beneath The Blackened Sky” e “Fairytale Of Doom” si riarricchiscono di epicità con i cori a far da sfondo, insieme ad un mix di voci e ritornelli molto catchy che si incastrano perfettamente creando una fuga burrascosa che trascina l’ascoltatore con un senso di libertà e forza che lo pervade dal cuore alle dita, o “dal cuore alle corde vocali”, come dichiarato dalla cantante. Densa pesantezza atmosferica presente anche nelle successive tracce “My God Is Dead“, una super ballad in grado di lasciare a bocca aperta i più sentimentali, “Dear Death” e soprattutto “Scream For Me“, che ti avvolge dentro un turbine di melodie ed emozioni. C’è spazio anche per un brano decisamente più “arrabbiato” come “Freedom” dove il cantato della Haben si fa più aggressivo insieme ai riff veloci in stile Power e l’uso delle voci growl che emanano quel senso di “libertà” ricercata.
Ancora una volta possiamo affermare che le ballad sono un punto chiave vincente dei tedeschi e “Breeze” sarà in grado di convincere anche i più scettici. L’album si chiude in maniera magniloquente con “Echo From The Past” e “Parade“.
In sostanza possiamo affermare che “Heart Of The Hurricane” è un gran bel lavoro, dove domina la passione nelle composizioni accurate, mostrando potenza e determinazione. Ogni traccia è particolare e bella a modo suo e si lascia ascoltare piacevolmente dall’inizio alla fine. Fortemente consigliato, passate ad esplorarlo almeno una volta!