I più forse conosceranno già la classica biografia dei Nostri, ma è bene spendere due parole su questa band.
Il progetto Arcana Opera nasce nell’ormai lontano 2009 dall’idea dell’eclettico Alexander Wyrd, un noto cantautore vicentino.
La band ha pubblicato due album: uno omonimo (Arcana Opera) e De Noir, album oggetto di questa recensione.
De Noir è composto da nove tracce per un totale di circa cinquanta minuti, a differenza di A.W il quale contiene quindici brani.
Cave Canem, fin dalle prime battute, presenta un ritmo incalzante di stampo folkloristico: un minuto di brano strumentale per poi evolversi in un testo ricco di riferimenti sia storici sia mitologici di fatti, Cave Canem è una locuzione latina che significa “attenti al cane” e questa frase assumerà diversi significati all’interno del testo.
Facendo una piccola digressione, nei testi scritti da Alexander Wyrd sono presenti una serie di citazioni, frasi, metafore e giochi di parole che rendono ancora più misterioso il legame fra la musica ed i testi. Musica anch’essa ricca di sfaccettature, influenze e sfumature che rendono pressoché impossibile catalogare gli Arcana Opera in un genere già fatto e finito.
Tornando a De Noir, l’album prosegue con Il Letto Rosso: un sound vagamente arabesco apre il brano, il quale proseguirà seguendo circa la linea del precedente, mantenendo sempre nel sottofondo queste iniziali melodie. Degna di nota invece è la quinta traccia, Quetzacoatl: brano ispirato al Dio Serpente, che presenta un testo di non facile assimilazione accompagnato da un arrangiamento di puro stampo folk. I testi scritti dal Nostro risultano comunque estremamente articolati e nascondono una serie di significati che non subito vengono colti. Ecco perché mi sento di consigliare l’ascolto di quest’album più volte, sia perché è un album ben composto, originale e funzionale, sia perché i testi non sono di facile assimilazione.
Il Lamento di Marsia è anch’esso un brano che racchiude al suo interno una leggenda, ovvero lo scontro fra il fauno Marsia ed il Dio Apollo al cospetto delle muse per contendersi l’alloro della musica. Brano con un ritmo incalzante in cui, a tratti, la narrazione assume aspetti vagamente diabolici e malvagi.
Nell’ultimo brano, Sul Pasubio Prima Dell’Alba, sono presenti riferimenti a fatti accaduti durante la Prima Guerra Mondiale: Il monte Pasubio fu infatti teatro di sanguinosi combattimenti; oggi è un cimitero sacro alla patria ove riposano le anime dei caduti.
De Noir è un album completo, ben composto, emozionante; Se si vuole trovare una pecca, essa può essere riscontrata nella produzione che non rende giustizia al lavoro dei Nostri.
Line Up:
Alexander Wyrd
Stefano “Jag” Masin
Björn Hodestål
Paolo Nox
Marco “Sangua” Sanguanini
Martina “Vogler” Facco
Enrico “Eric” Antonello