Mancano pochissimi giorni all’uscita dell’atteso “The Pursuit Of Vikings: 25 Years In The Eye Of The Storm“, firmato Amon Amarth: il 16 novembre sarà infatti possibile acquistare una serie di chicche per gli appassionati, tra DVD (o Blu-ray) composto da documentario e doppio live e CD live (o copia digitale scaricabile). Per i collezionisti saranno inoltre a disposizione tre colorazioni differenti dei vinili.
Focus principale dello speciale realizzato è il doppio show che ha avuto luogo a Dinkelsbühl quest’anno. Forte della loro decennale presenza al Summer Breeze Festival, la band svedese è riuscita a realizzare un progetto folle quanto interessante: due concerti a meno di 24 ore di distanza, uno sul T-Stage (dal nome del compianto Michael Trengert) ed il secondo sul palco principale.
Con una scaletta totalmente differente, la prima dedicata alla produzione dei primordi e la seconda alle nuove realizzazioni ed ai classici di sempre, i due live riescono a emozionare in egual misura. Anche il set muta: nel primo caso abbiamo un’atmosfera “intima”, senza fronzoli, al cui centro c’è la musica nella sua essenza; sul Main Stage, invece, la grandiosità della scena penetra lo schermo, restituendoci gli Amon Amarth a cui siamo più abituati, con tanto di mostri marini e drakkar.
Molti i cavalli di battaglia della seconda giornata. Non mancano infatti “The Pursuit of Vikings“, “Raise Your Horns“ e “Guardians of Asgaard”, come pure “Deceiver of the Gods“ e “Twilight of the Thunder God”.
Ma l’ingrediente speziato della nuova uscita è in verità il documentario.
Niente montaggi sperimentali, nessun effetto fastidioso. Siamo di fronte ad una narrazione piana e chiara. Piana, ma non piatta. Di certo gustosa per il contenuto.
A corredo della storia della formazione e della crescita della band vi sono infatti numerosi approfondimenti.
Innanzitutto l’aver riportato in auge un tema, come quello vichingo, fino ad allora destinato ai polverosi scaffali delle biblioteche: ecco il vero elemento vincente della formula “Amon Amarth”. Un elemento che ha portato al successo come pure ad alcune situazioni ostiche, dovute alla necessità di distinguersi dagli ambienti di estrema destra, al tempo gli unici a rifarsi a tale radice storica.
Il richiamo al passato si è andato alimentando grazie al pubblico stesso: dai fan conquistati giorno dopo giorno è difatti nato il famoso rowing che è ormai la naturale dimostrazione di partecipazione ad uno show degli Amon Amarth.
Ed è proprio sulla fan base che il documentario si sofferma estensivamente, essendo l’intrattenimento e la liberazione dalla quotidianità alcuni degli obiettivi principe di ogni gruppo metal che si rispetti.
In sostanza, non si possono fare molte pulci a questa edizione speciale, commemorativa dei 25 anni di attività della band. I live sono semplicemente incredibili, con o senza fuochi e fiamme.
Forse il documentario avrebbe potuto essere più brillante e trarre più vantaggio dall’epicità della soundtrack. Si è preferito invece un andamento lineare, quasi troppo, ma l’uscita è una di quelle di cui vale la pena dotarsi e che non può mancare nei soggiorni di ogni metalhead!
https://www.youtube.com/watch?v=VQDOUXCprCA