Dopo due EP pubblicati Rise (2013) e D.A.R.E.D. (2014) ecco Never Too Late , il primo album per gli Italiani ALCHEMY, un disco Hard rock/AOR con etichetta della Street Symphonies Records.
Never Too Late è un album dinamico, un mix tra metal classico, A.O.R. e hard rock, con punte di sleazy, un sound fatto ammiccante ed incisivo.
Dopo il profondo intro The Place Men Call Hell che mi rimanda ad immaginare quel che potrebbe essere una scena da film western, arriva Diablo, la mia preferita dell’album che posso tranquillamente dire essere ciò che può essere il brano guida dell’intero album.
Inoltre e anche la canzone che segna l’avvio vero e proprio del disco con le qualità vocali di Marcello Spera; riff pesanti, ed una buonissima linea di basso di Matteo Castelli.La graffiante Alcohol Simphony, decisamente più sleazy riporta molto l’orecchiabilità della musica americana.
In Never Too Late, il pezzo forse più progressivo, Rise Again, End Of The Line, Get Out e My Way Home, troviamo invece molta grinta e sono brani intensamente hard rock dove la batteria di Luca Cortesi la fa maggiormente da padrone.
Non manca il brano lento e classico, come ogni disco rock che si rispetti, Beato Path, molto sentimentale e suggestiva con la chitarra di Cristiano Stefana e le tastiere di Andrew Trabelsi.
I Bresciani ALCHEMY dimostrano con Never Too Late, d’ avere un alto potenziale nel loro futuro e nei dischi a venire. Nessun momento di debolezza ma puro rock tagliente con melodie orecchiabili, un disco che mostra l’umore della band pronto a emanare un sound solido mixato con melodie anni ’80 ma riportate in chiave moderna.
ALCHEMY – Never Too Late
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