Signore e Signori LITA FORD la Regina Cattiva è tornata. Una delle voci femminili “Iconiche” del Metal anni 80/90, fondatrice di quelle pazzoidi rockers che rispondono al nome di Runaway è tornata a far parlare di se.
Magari non tutti conoscono Lita Ford a livello discografico, ma son sicura che tutti la conoscano tramite una delle sue più celebri canzoni e la superba collaborazione avuta con Ozzy, in quello che possiamo definire il DUETTO per eccellenza di “If I Close My Eyes Forever“, ormai del lontano 1988 e tratto da suo album solista”LITA“.
Beh dopo ben 5 anni dalla pubblicazione di quel capolavoro che è “Living Like a Runaway” torna con “TIME CAPSULE“.Che uscirà il prossimo 15 aprile via SPV / Steamhammer.
“TIME CAPSULE” è un vero e proprio “ritorno al passato” che vanta guests di una certa “caratura” come Billy Sheehan (basso), Rodger Carter (batteria), Dave Navarro (mandolino), Jeff Scott Soto (voce), Rick Nielsen e Robin Zander (cori) e Gene Simmons (basso). Lita Ford con “TIME CAPSULE” nonostante la presenza di queste figure che potrebbero risultare “ingombranti“, è riuscita ad avere un risultato finale estremamente naturale e sempra di essere in mezzo ad un ritrovo di amici, dove non esistino pianificazioni o pressioni esterne.
“TIME CAPSULE” è una sorta di contenitore storico di vecchi pezzi inediti che Lita ha scritto negli anni e mai pubblicati prima, ma che risultano al contempo freschi e attuali.
L’ Intro nella sua comimicità è abbastanza inquietante e fa rimanere un po spiazzati l’ascolto di una nenia musicale come quelle usate dei Luna Park (stile IT tanto per capirci) con sfuriata di un padre contro la figlia (LITA) e motori di Harley Davidson nella parte, come a raffigurare una fuga da casa da parte della ragazza!! Decisamente molto strano se poi si parte in quarta con il primo pezzo “Where Will I Find My Heart Tonight” che è uno schiaffo e in pieno viso.
Il tiro musicale di “Where Will I Find My Heart Tonight” con Chris Holmes (ex W.A.S.P ed ex marito di Lita) alla chitarra e congiunto alla voce di Jeff Scott Soto è come un salto carpiato verso l’ Heavy piu puro e “ruvido” davvero un capolavoro.
In “Killing Kind” cambiamo completamente toni e ci addentriamo in un mondo nuovo, un Rock minimalista e accattivante con il fantastico basso di Mr Billy Sheenan, il mandolino di Dave Navarro e completato da tutte la parti corali di Robin Zander e Rick Nielsen dei Cheap Trick che rendono questo pezzo una sorta di nodo difficile da “sciogliere” che ti cattura e ti rende difficile distogliere dalla mente il suo sound.
Con Lita, ovviamente, non poteva mancare la classica super Ballad “War of the Angels” , tenerezze sonore alle quali Lita ci ha sempre abituati, il classico pezzo da cantare ai concerti con tanto di accendini in mano. E’ sicuramente un pezzo che ti scalda dentro, un pò come quando fai un bel bagno caldo e rilassante e hai solo le solo le candele accese a illuminare tutto, magari con un bel bicchiere di vino in mano. La melodia vince su tutto e ti culla verso un senso di tranquillità.
Con “Black Leather Heart” cominciamo a toccare l’apice di “TIME CAPSULE”. Pochissimi minuti di pura teatralità musicale e di un groove che ti avvolge, con la maestria di Billy Sheenan che rende tutto perfetto. Per poi farsi scaraventare in “Rotten to the Core“, in assoluto il “pezzone” di questo disco, e che vede la partecipazione di un “personaggio” chiamato GENE SIMMONS al basso e Bruce Kulick alla chitarra. Con i suoi riff grintosi e il suo fare “ringhiante” è senza obra di dubbio il pezzo di diamante della discografia di Lita.
Si cambia ancora atmosfera, e si passa a una cover strumentale “Little Wing” di Hendrix con l’ assolo in cui Kulick è assolutamente perfetto e magistrale, da lasciare senza fiato.Una sorta di “preparazione” al pezzo successivo “On the Fast Track”un pezzo strumentale e fantastico in cui Jimmy Travis al basso e Lita alla chitarra danno il meglio di se tecnicamente parlando. Un pezzo davvero estremamente accattivante. Come direbbero molti “Breve” ma intenso.Scusate il giro di parole.
Con “King of the Wild Wind” abbiamo ancora cambiato completamente sonorità, una ballad di chiaro stampo Blues in cui Lita mette in mostra le sue doti di cantante con pezzi “spigolosi e in salita“. davvero bellissima anche per tutti i crescendo e decrescendo sonori all’interno della canzone.
“Mr. Corruption” è un pezzo volutamente “sporcato” a livello di sonorità, con una serie di cori che a tratti sembrano completamente fuori posto. Sicuramente un pezzo di difficile assimilazzione, e a mio dire, lo vedo come il classico pezzo “tappabuchi”. Simpatico ma alla lunga noioso.
“Anything for the Thrill” è il pezzo che va a chiudere “TIME CAPSULE” e che chiusura ragazzi.. il groove è di quelli che ti fa sempre e comunque muovere un piede o la testa, sopratutto per le parti di chitarra assolutamente di stampo Rock/Sleazy californiano e che, ancora una volta, ci butta sulla Sunset Boulevard. Rock e divertimento allo stato puro.
“TIME CAPSULE” è assolutamente un grande lavoro. Ruvido e onesto.Può piacere o non piacere, Lita Ford non ci ha mai abituato alle mezze misure. Da sempre o la ami o la odi.