Dopo il discreto “Worship the Kraken”, tornano a farsi sentire i russi Grond, che per il prosieguo della loro carriera collaborano insieme agli olandesi Graceless, freschi di debutto col promettente “Shadowlands”. Nasce così “Endless Spiral of Terror”, split che propone quaranta minuti abbondanti di death metal sfacciato, con le due band che per la produzione hanno composto entrambe quattro tracce, quello che si potrebbe definire come l’equivalente di due EP uniti da questo lavoro.
Tocca alla formazione da Mosca aprire le danze, con tre inediti a cui va ad aggiungersi “Darkness”, cover dei Cianide. Del puro death metal ci colpisce fin da subito senza alcuna esitazione, le tracce risultano ispirate, i riff aggressivi e diretti; i Nostri ci mettono ben poco a farsi conoscere e apprezzare. Il loro impatto battagliero entra subito nella mente dell’ascoltatore e lo coinvolge, puntando molto su questo punto di vista. Le tracce si susseguono rapidamente senza interruzione, fino ad arrivare alla suddetta cover, la quale fa scendere la rapidità rispetto alle composizioni precedenti, con l’efficacia e la cattiveria del brano che rimangono comunque immutate.
Quest’ultimo pezzo si può definire come un legame ragionato con la seconda metà del lavoro, in quanto le influenze vicine a un doom sulfureo e lacerante si fanno sentire con sicurezza anche nella sezione dedicata ai Graceless. Questi richiami, seppur accennati e raramente in primo piano, erano presenti anche in “Shadowlands”, loro egregio debutto, e la strada seguita non è particolarmente cambiata in questi due anni. La loro proposta si lega bene a quella dei russi, con qualità e intensità vengono mantenute di buon livello, mostrando come anche la formazione olandese sia in forma.
Si passa dalla breve e diretta “Ruins of Desolation” a composizioni più ragionate e profonde, come nel caso della seguente “King ov Pain”, nella quale incombe la componente doom. Tutto questo senza passi falsi, con personalità e attitudine.
In conclusione, possiamo definire “Endless Spiral of Terror” come un lavoro curioso e valido. L’unione di due visioni differenti del death metal si fa apprezzare, coinvolge e merita attenzioni dagli amanti del genere. Abbiamo la proposta classica e sfacciata dei Grond, replicata dall’approccio più lento e solenne dei Graceless; vengono così esposte due realtà interessanti della scena europea e il risultato finale si può considerare valido. Non siamo di fronte a una svolta rilevante nella carriera delle formazioni, ma stiamo comunque parlando una produzione meritevole.