“No More Hollywood Endings” è il titolo del quarto album dei finlandesi Battle Beast, band che propone un mix tra heavy e power metal con sporadici accenni sinfonici. Il disco in questione arriva a due anni dal buon “Bringer Of Pain”. Musicalmente parlando, i Battle Beast non mettono nulla di nuovo sotto il sole con il loro sound, in quanto nella loro proposta non è difficile notare richiami, nemmeno troppo velati, a band degli anni ’80. “No More Hollywood Endings” quindi non stravolge il sound della band, ma semmai lo ammorbidisce ulteriormente e ci consegna un gruppo stanco e svogliato. Ma andiamo con ordine.
L’album si apre con “Unbroken“, pezzo tanto classico, quanto noioso che non fa presagire nulla di buono. La titletrack e la successiva “Eden” non migliorano la cosa. Bisogna quindi aspettare “Endless Summer” per avere un brano sufficiente e ispirato, sebbene si tratti di rock all’acqua di rose e non dei Battle Beast. Il disco continua tra luci e (molte) ombre fino a diventare quasi imbarazzante con “Piece Of Me“, una canzone che vede i Nostri cimentarsi in un pop pacchiano risultando una versione incazzata di Britney Spears. Per avere un altro sprazzo di Battle Beast bisogna aspettare la fine del disco con “The Golden Horde“, canzone tamarra e che finalmente suona come un pezzo dei Battle Beast dove Nora la fa da padrona dietro al microfono, e la conclusiva “World On Fire“.
“No More Hollywood Endings” risulta un disco forzato e poco ispirato fatto più per andare in tour che per altro. A conti fatti le canzoni tendono spesso ad assomigliarsi e sono spompate, l’anima dei Battle Beast esce a sprazzi, ma sembra quasi intorpidita e addomesticata come un animale allo zoo. Non è ancora ora di suonare l’allarme poiché un passo falso puà starci, ma questo “No More Hollywood Endings” getta preoccupanti ombre sulla band finlandese.