Ah, il brutal death… roba grezza, brutta e cattiva, con testi macabri e sbudellamenti vari. Non per quanto riguarda, però, questi ragazzi svizzeri. Oggi vi porto il primo full-length dei Consumed By Vultures, ma prima un po’ di storia della band: nascono nel 2013 e due anni dopo presentano il loro primo EP, “Demonstration of Negative Way”, un piccolo concept sul dualismo bene/male umano. “In Eterno” va ad approfondire queste tematiche e analizza l’evoluzione mentale dell’uomo dalla nascita fino alla morte.
Il concetto evolutivo viene accentuato anche nella composizione delle dieci tracce che formano l’album. Da “New Born” a “The Choice“ ascoltiamo il classico brutal death metal a cui siamo abituati dagli anni ’90 ad oggi, ma va riconosciuto che la band ha già chiaro in mente un proprio stile personale già maturo: è facile cadere nei classici clichés del genere, è bello sentire richiami al prog e al metal moderno. “Sky Obscuration“ è la traccia spartiacque, un pezzo corto, dal sapore techno quasi dubstep, che introduce il fulcro del disco, “Kill To Be Supreme“: qui addirittura ci spostiamo sul symphonic death, con un brano intenso e ben concepito in cui si mette ben a nudo la maturità del gruppo e quella metaforica, colonna del concept del disco. Da lì in poi l’album si attesta su un territorio death puro e semplice, veloce e cattivo come piace a tutti, non c’è molto da dire: è bello. Ottima la chiusura con “Omega“, qui gli svizzeri dimostrano di sapersi destreggiare anche col black metal. La decima traccia è una versione orchestrale e strumentale di “Kill To Be Supreme“, perfetta per far riposare il collo dopo tutto l’headbanging.
Durante l’ascolto si notano stili vocali molto diversi tra loro e spulciando la biografia si può notare come in formazione ci siano ben due cantanti, Alex Medici e Simone Di Cerbo: che dire, dal vivo dev’essere un bello spettacolo. Che altro dire… belli i suoni e la produzione, i compositori sanno sperimentare e giocare molto bene con le sfaccettature più estreme del metal e ne è risultato un ottimo lavoro, per essere il primo full length. Dategli qualche anno e questi Consumed By Vultures toccheranno l’eccellenza, spero di vederli presto in tour con qualche band di calibro davvero grosso!