Provenienti da Timișoara, città della Romania occidentale, i Syn Ze Sase Tri sono un quartetto che offre un Black Metal sinfonico che sfocia talvolta in influenze Folk. “Zăul moș” è la loro quarta produzione e, secondo le parole degli stessi membri, quella più complessa della loro carriera.
Inoltre, la formazione ha visto il cambiamento di tre dei quattro membri rispetto all’ultimo “Stăpîn peste stăpîni”, essendo rimasto soltanto il frontman Corb.
L’artwork è davvero ben curato e, pur rimanendo nello stile di quelli precedenti, dona un tocco di epicità all’intero album, dal quale vengono influenzate anche le varie canzoni, che si concentrano sull’opposizione di melodia e cattiveria, marchio di fabbrica dei Nostri.
La formazione si è sempre ispirata alle leggende del regno dei Daci, e questo “Zăul moș” è il quarto capitolo di questo “racconto”.
“Tărîmu de lumină” apre il sipario e mette fin da subito in chiaro le cose. A riff in tremolo picking e un cantato aggressivo si alternano tratti con parti vocali parlate, atti a creare un’atmosfera quieta in grado di colpire l’ascoltatore e immergerlo ulteriormente nell’ascolto, e altri con ritmiche e andamenti coinvolgenti.
Andando avanti con la riproduzione ci si concentra più sul Symphonic Black Metal, che lascia comunque spazio alle atmosfere, e che riesce a trascinare nelle terre della Transilvania, loro madre patria, in modo gelido e diretto.
Fattore che non si può certamente negare, è la varietà dell’album, e nella seconda metà del disco è proprio questo a emergere. Sia la title-track che “Plecăciune zăului” offrono sovrapposizioni di parti cantate molto originali, nella seconda facendo apparire anche una voce femminile.
“Urzeala ceriului” inizia con un riff in stile Slayer per poi variare verso il sound dei primi pezzi, con l’aggiunta delle tastiere nell’evoluzione del brano.
La predisposizione alla varietà è senza dubbio un bene, ma quando essa diventa troppa il risultato non può che influire negativamente, costituendo in questo caso l’unico difetto evidente del disco. Effettivamente, i pezzi nel singolo si fanno apprezzare ma non è lo stesso se si parla più in generale, muovendosi in direzioni troppo differenti tra loro.
Per il resto, “Zăul moș” è un lavoro ben fatto che descrive al meglio lo stile dei Syn Ze Sase Tri e continua sulla strada dei lavori precedenti, senza però mostrare passi in avanti troppo evidenti.
Tracklist:
1. TĂRÎMU’ DE LUMINĂ
2. DÎN NEGRU GÎND
3. SOLU’ ZEILOR
4. DE-A DREAPTA OMULUI
5. ZĂUL MOŞ
6. PLECĂCIUNE ZĂULUI
7. URZEALA CERIULUI
8. COCOŞII NEGRI
9. ÎN PÎNTECU’ PĂMÎNTULUI (electric version)