I Necromutilator sono un terzetto di Mantova, che negli ultimi anni si sta proponendo nella scena underground italiana tramite un Black Metal con rilevanti influenze Death.I Nostri hanno attualmente all’attivo “The Devil Arisen“, demo di debutto del 2011, “Eucharistic Mutilations“, il quale ha visto la luce nel 2014, e “Ripping Blasphemy“, rilasciato lo scorso primo aprile.
Il disco si presenta come un mini-album da quattro tracce, dalla durata totale di quindici minuti. Ad aprire le danze ci pensa la title track che, dopo una breve introduzione, proietta l’ascoltatore in quello che sarà il sound costante dell’intera produzione con dei riff distorti e veloci tipici del Death Metal che si uniscono ad una voce oscura e fredda che tratta di argomenti quali satanismo e morte, degna di un buon album Black Metal.
La seguente “Exhorted Sacrifice” continua sulla stessa strada dell’opener, per poi lasciare spazio ad “Unholy Semen Of Doom“, brano più breve del lotto che si ispira lievemente al Thrash Metal, influenze che si fanno notare principalmente nel riff iniziale e nel breve assolo presente nel secondo minuto e che non risultano azzardate, evitando di far svanire il suono devastante offerto dai tre.
Fattore che svanisce in parte nell’epilogo del tutto, “Gate To Eternal Possession“, pezzo che continua sulla falsa riga dei primi due ma che non convince allo stesso modo, risultando a tratti carente dell’aggressività che caratterizza gli altri brani.
Nonostante una chiusura con una lieve riduzione del livello, il mini-album del terzetto nostrano si fa apprezzare, contando su pregi come le capacità della formazione e il sound pensato che risulta ottenuto al meglio, ma anche esponendo difetti, quali la mancanza di innovazione e la breve durata del tutto.
Ascolto consigliato, quindi, ai fan di Venom, Bathory e del metal estremo in generale.