I Borknagar sono una di quelle bands che quasi ti intimorisce recensire, per la grande vastità del loro repertorio e la complessità dello stesso. Negli anni ci hanno trascinato con loro nelle loro innumerevoli trasformazioni sonore ma rimanendo pur sempre sonoramente riconoscibili.
Con “Winter Thrice” , il loro 10° album in studio, toccano una vetta di sonorità inaspettate, come se fosse una sorta di “vedetta” che domina tutto ciò che è sottostante ad esso e attrae a se la sensazione di potere come se si stesse sulla cima di una montagna con l’aria sottile che ti entra nei polmoni fino a farti male, i venti mortali che ti sferzano la pelle e un gusto metallico sanguinante in bocca causato dal freddo.
Non vorrei apparire blasfema, per i puristi, ma oserei dire che “Winter Thrice” sia l’evoluzione che abbiamo conosciuto con il predecessore “Urd” e iniziata con “Universal”. Una versione decisamente più “annerita”delle precedenti , dalle tantissime linee “norse folk” e cambi tempo della parte ritmica, il tutto incoronato da delle linee vocali, che, a mio avviso, sono semplicemente fantastiche! Sentire tutti questi intrecci di voci diverse è un esperienza davvero unica e una scelta secondo me azzeccatissima. Vintersorg, Garm,Vortex e Lazare tutti insieme … credo che in pochi ci avrebbero creduto e ora capisco le affermazioni precendenti all’uscita di questo album, in cui la band parlava di “Nera complessità”. Credo che sia da sottolineare anche l’uso magistrale fatto con le orchestrazioni e la tastiera. In pratica tutto è esattamente dove dovrebbe essere, senza nessun pensiero sui “io avrei levato questo o quello”. L’essenza.
Un album che ti scorre addosso come un fiume creato da un ghiacciaio in disgelo. Limpido ,puro e impetuoso ma con dei tronchi d’albero ai quali aggrapparti che ti cullano verso melodiose insenature.
Impossibile per me, trovare una canzone che mi piaccia più di altre, ogniuna ha un collante che la lega inscindibilmente all’altra. “Winter Thrice” è un album da ascoltare il quasiasi luogo e momento, dall’inizio alla fine e questi norvegesi hanno saputo trasmettere tramite i loro testi tutto l’attaccamento alla loro terra nativa..
Ma forse tutto il significato che vogliamo trovare in “Winter Thrice” è racchiuso in queste parole tratte da “The Rhymes Of The Mountain” :
“Coronato dalla foschia della storia
Un feroce strappo
Un animo riconquistato
Ordinato dal peso di gravità
… Echi attraverso le sale della tradizione”