Un gruppo interessante quello degli Abscendent, trio Laziale presente sulla scena dal 2013 che si è attivato poi con l’uscita di Decaying Human Condition, album che contiene cinque tracce davvero corpose ed equilibrate.Già partendo dall’artwork possiamo intuire i temi che andrà a trattare l’album, ovvero argomenti che toccano il dolore, la morte, la psicologia e dunque l’insanità mentale.
Fortunatamente però, i componenti Gabriele Vellucci, Luca Riccardelli e Marcello Del Monte dimostrano di avere una mente che funziona fin troppo bene mettendo insieme molteplici elementi: partendo dal thrash più classico e dal death più moderno, arriviamo a passaggi e assoli tecnici e sfumature più aggressive che mantengono l’ascolto interessato.
Difficile infatti dire quale sia la mia traccia preferita, potrei fingere di unirle tutte insieme e dire che si intitoli semplicemente Decaying Human Condition. La questione è semplice: ogni canzone è talmente dinamica che per tutto l’album non ho fatto altro che immaginare di essere ad un loro concerto per vederli muoversi sul palco, perchè secondo me devono essere una carica di adrenalina impressionante.
Chiaramente non mancano i passaggi un po’ meno movimentati, ma sono sempre piazzati al momento giusto e spesso sono utilizzati come ‘quiete prima della tempesta’, ad esempio verso la fine di Penance.
Devo dire che nonostante le tracce durino abbastanza rispetto alla durata media di una canzone death o thrash, compensano il fatto che l’album contenga solo cinque tracce. Confesso che se fossero state di più probabilmente avrei apprezzato, comunque meglio poche ma buone.
In generale non ho critiche da fare, la post produzione è riuscita ad equilibrare bene ogni suono, il basso (cosa da tenere sempre in considerazione) è ben presente e la voce è integrata giustamente con tutti gli elementi.
Per chiunque adori gruppi come i Children Of Bodom, i Lamb of God o gli Exodus, consiglio di ascoltare l’intero album che potete trovare su Youtube!