Serata autunnale, lieve pioggia e nebbiolina appena accennata, niente di meglio per accompagnare una serata come questa. È stato infatti un enorme piacere poter prendere parte a una serata che metteva insieme delle band fenomenali come MONO e ALCEST, con l’enorme sorpresa della one man band SYNDROME ad aprire le danze.
Arriviamo in orario e puntuale come un orologio svizzero Mathieu Vandekerckhove, meglio conosciuto come Syndrome e ancora più per la sua militanza negli Amenra, apre le danze con il suo mix di Drone e Landscape music. Interessantissima esibizione del fiammingo, che si cimenta in layering estremi e virtuosismi utilizzando i looper ed effetti di cui è abbondantemente fornito. Nota di encomio: la scenografia perfetta, una proiezione continua che lascia senza parole.
Questo spettacolo multisensoriale si esaurisce dolcemente (peccato, avrei apprezzato ancora qualche decina di minuti di set) e lascia il passo ai giapponesi MONO. Il quartetto originario di Tokyo sale sul palco dopo un rapidissimo cambio di strumenti iniziando subito. Inutile nasconderlo, i MONO in pochi secondi sono riusciti ad emozionarmi e farmi venire i brividi. Se dovessi trovare una parola per descrivere questo live, direi “consistenza”: la band nipponica ha messo in scena un’esibizione curatissima, dettagliata ed estremamente costante.
La suddivisione del set in “Scene” accompagnate da coppie di colori è funzionale e gradevole, la musica è distesa e l’esecuzione è impeccabile: questi giovani ragazzi ci hanno sorpreso abbondantemente, uno spettacolo nello spettacolo.
Cambio di palco un po’ più consistente, line check, e via: Alcest. Neige e compagni calcano il palco e sono subito brividi, tutto comunica estrema tranquillità e serenità. I loro volti, le luci soffuse, i suoni vellutati, è una festa di sensazioni positive. Il contesto sognante e fanciullesco viene reso perfettamente dalla formazione francese, il carismatico frontman è in splendida forma e la presa sul pubblico è immediata.
L’azzurro e il verde che illuminano il palco durante tutto il set creano un turbinio di colori ideale per accompagnare le oniriche, romantiche e decadenti melodie della band francese che avviluppa l’animo di tutti con una scaletta varia e molto equilibrata. Notevoli anche i brani estrapolati dal recentissimo nuovo lavoro “Kodama“, con l’enorme sorpresa di un Neige che non disdegna gli scream propri del suo passato come blackster.
Oltre alle lacrime e alla commozione generale, non c’è null’altro da aggiungere. Una serata perfetta contornata da una line up interessantissima e da un locale come sempre accogliente.
GALLERIA FOTOGRAFICA A CURA DI TANCREDI CASSINA