Ebbene si, inauguriamo la rubrica REPORTER PER UN GIORNO e anche il nostro primo Report Fuori dal nostro territorio abituale.
L’incineration fest è una giovane realtà Inglese, che nel giro di un paio di edizioni è riuscita a portare nel cuore di LONDRA alcune fra le più grandi band estreme del pianeta.
Un nostro collaboratore è stato ospite della seconda giornata di questo festival INFERNALE e ci ha fatto un resoconto dei momenti salienti della giornata, buona lettura.
Prima band Importantissima della serata a salire sul palco sono gli ORIGIN, pionieri del death metal estremo e ultra tecnico, nel pieno della promozione del loro ultimo disco. Il livello di questa band è incredibile, quasi inaccettabile, fanno sembrare quel che suonano quasi facile, la naturalezza e precisione con cui suonano la loro musica è assoluta, sarebbe quasi normale se solo non fossero gli ORIGIN. Maestosi, Impossibili, Immensi. Scaletta molto equilibrata con una iniezione di novità molto ben gradita, spettacolo impeccabile, suoni e stage di livello, tempo agli sgoccioli: concludono con Portal e Untattainable zero e cala il sipario, rimane solo la sensazione di vuoto, band Incredibile.
Eccoli qui i MARDUK, headliner definitivi della giornata e Co-headliner del festival insieme ai Dark funeral, niente da dire, oggettivamente impeccabili. Qualitativamente forse un po’ modesti rispetto a band enormi come gli IMMOLATION ma comunque un nome veramente grosso a chiudere un festival che per quanto giovane veramente molto promettente.
Veniamo all’esibizione, Hardcore fans dei Marduk subito accontentati con pezzi dal passato della Black metal band, poco spazio per le indecisioni, live frenetico e martellante, nessuna sosta, nessuna pietà, sotto questo profilo una band esemplare, per gli standard del genere anche molto precisi e preparati, niente viene lasciato al caso, Concerto incredibilmente coinvolgente e scaletta molto curata, che si conclude con il classico dei classici PANZER DIVISION MARDUK.
Tempo di defilarsi e salutare INCINERATION festival, che molto probabilmente viseterò anche il prossimo anno in quanto comodissimo sia per la posizione che per i servizi pubblici (impara Italia, 150 metri dalla fermata della metro).