NEUROSIS + CONVERGE + DEAF KIDS @ Zona Roveri, Bologna – 17/06/2018

by Tancredi Cassina

Il caldo atomico che ha risparmiato Zona Roveri durante i Baroness, ha deciso di provare a levarci i brividi di dosso in occasione di uno dei concerti più promettenti degli ultimi anni, ci sarà riuscito? … Assolutamente no.
L’accogliente locale bolognese è infatti teatro di una di quelle date che ti fa balzare dalla sedia: Neurosis e Converge, e credo che a questo punto ci sia veramente poco da aggiungere in merito.

L’ingrato compito di aprire le danze spetta ai giovanissimi Deaf Kids, band brasiliana che pur offrendo dell’oggettiva qualità, risente un po’ del peso specifico delle due band principali ma che nei limiti del possibile si fa notare per una sorta di pendolo che oscilla fra il noise e l’ipotetico figlio bastardo dei Motörhead durante un trip malatissimo.
A conferma della buona qualità proposta, fin da subito si raduna un pubblico numeroso e partecipe, che sostiene la band per tutto il set, mai miracoloso ma di tutto rispetto. Band interessante e che andrà sicuramente approfondita.

DEAF KIDS

Il tempo di un rapido cambio palco ed ecco avvicinarsi il baratro. Non si può rimanere indifferenti ad una band del genere: trovarseli di fronte pronti ad esplodere è emozionante, pensare a quanto abbiano dato e cambiato la storia del genere è semplicemente la magia dei Converge.
Giù il gettone e inizia il giro di giostra. “Reptilian” apre le danze con la stessa classe di un raudo in chiesa durante un battesimo, e si aggancia ad un autentico calcio in faccia come “Dark Horse“, la filosofia del tutto subito paga e il pubblico dopo pochi secondi è già in delirio.

La performance di Bannon e soci è abrasiva e terribilmente potente, i suoni sono tutti totalmente in faccia e ogni nota sembra volerti strappare la carne di dosso, con dei picchi di cattiveria incredibile.
Come prima volta, i Converge mi hanno lasciato basito, cancellando qualsiasi dubbio riguardo il loro stato di salute, dimostrando che gettando il cuore oltre l’ostacolo del tempo si possa ancora esser fedeli alla propria identità. L’unico vero rammarico rimane quello di doverli ricordare come un mero contorno, perchè nonostante un’esibizione esemplare, una scaletta valida e la caratura della band, i Neurosis hanno semplicemente premuto reset su tutto e tutti.

Setlist:
Reptilian
Dark Horse
Aimless Arrow
Under Duress
A Single Tear
Drop Out
Heartless
Arkhipov Calm
Trigger
The Dusk In Us
Eye Of The Quarrel
Broken By Light
Eagles Become Vultures
Empty On The Inside
I Can Tell You About Pain
Concubine

CONVERGE

Neurosis: La Tempesta Perfetta.

Un solo cenno da Noah Landis per salutare il pubblico e siamo subito nel cuore della performance. Il sound generato dai Neurosis è paragonabile all’esser schiacciati dal peso dell’universo, fin da subito è evidente che quello che sta per scatenarsi è autentico cataclisma sonico. Rendere in parole l’uragano di sensazioni, suoni, pensieri e idee che ha attraversato la mia mente durante le prime battute del main event della serata è veramente difficile; la sofisticata brutalità con cui i Neurosis esprimono la loro arte è affascinante proprio per questo.

Il vigore, la riflessione e la malinconica delicatezza vengono puntualmente spazzati via dalla cruda disperazione veicolata dalla voce di Scott Kelly, che con il suo malessere mi riporta sul pianeta Terra, di fronte ad un live che probabilmente non dimenticherò mai nella vita.
Il muro di suono generato dal quintetto americano è spaventoso, in un mix equilibratissimo ma potentissimo ogni strumento e voce ha il suo spazio vitale e ogni dettaglio emerge in maniera sorprendente. Anche l’esecuzione è incredibilmente precisa e perfino nei passaggi più complessi non c’è la minima sbavatura.

In maniera del tutto anomala l’emozione, così come l’enfasi e il coinvolgimento della band stessa, va crescendo andando oltre quello che credevo possibile; ogni percussione ancora più tonante, ogni effetto sonoro ancora più penetrante, ogni riff di chitarra ancora più violento, ogni urlo ancora più disperato, fino a terminare nel silenzio tombale, mettendo la parola fine all’esperienza con la mitologica “Through Silver In Blood” e le sue peculiari percussioni.

L’urlo di Scott Kelly dopo aver preso a testate il proprio microfono starà ancora rimbombando fra le mura di Zona Roveri: Neurosis indimenticabili nonostante la scaletta relativamente morigerata.

Setlist:
Given To The Rising
Bending Light
End Of The Harvest
A Shadow Memory
The Last You’ll Know
Burn
An Offering
Reach
Through Silver In Blood

NEUROSIS

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