Sabato 22 luglio 2017 il Totem Club di Vicenza, in collaborazione con l’Hells Angels Motorclub, ha ospitato il tanto atteso METAL FEST, giunto alla sua terza edizione. Ospiti della serata sono state sei band provenienti dal panorama underground di tutta Italia, anzi, da Roma in su.
Il Totem Club fortunatamente non delude mai, sia per l’organizzazione generale che per gli artisti che ospita ad ogni festival. Alle ore 18 in punto è salita sul palco la prima band, ovvero i vicentini SINATRAS, che con il loro thrash-death con influenze hardcore hanno scaldato la serata e preparato il pubblico a quello che sarebbe stato un live devastante. I SINATRAS hanno visto da poco il ritorno del loro cantante ufficiale Flavio Bisterzo, assentatosi per alcuni mesi dalla band per motivi personali. Con un’ottima acustica, suoni da paura e un’esecuzione perfetta per tutti i loro 45 minuti, è stato impossibile non divertirsi!
Esattamente un’ora dopo, alle 19, è toccato ai SOUTHERN DRINKSTRUCTION, band romana che accomuna heavy metal, southern rock, blues e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo, a causa di un problema con la batteria, il live ha dovuto fermarsi per qualche minuto, posticipando di poco tutte le band successive, ma anche i romani hanno saputo dar spettacolo, tra una birra e una canzone.
Velocissimo cambio palco ed è stato il momento dei THE MODERN AGE SLAVERY di Reggio Emilia, con il cantante dei Seventh Oar Mattia Sogari in sostituzione del vocalist originale. Qui il pubblico ha iniziato a scatenarsi, vista la pesantezza e l’arroganza di ogni brano in scaletta. Nemmeno un minuto di respiro tra una canzone e l’altra, dove i Nostri hanno dimostrato come in tutti i loro live la loro bravura e serietà.
I SINPHOBIA, che si sono esibiti alle 21:15, sono stati la band che ha saputo dare più spettacolo in assoluto. La groove-death metal band di Verona, con maschere sul volto e abbigliamento di scena, ha diffuso un’atmosfera oscura e sinistra, creando un vero show a tutti gli effetti. Anche qui l’esecuzione è stata molto buona, così come la scelta dei brani in scaletta.
La seconda parte della serata era dedicata ad artisti più conosciuti dal pubblico, ovvero WHITE SKULL e ARTHEMIS. I WHITE SKULL, saliti sul palco verso le 22, sono una band viking metal di Vicenza ormai sul mercato da anni, in grado di unire una voce femminile volutamente sporca alla Doro Pesch con dei virtuosismi di chitarra neoclassical metal in stile Malmsteen. E come previsto la band è stata accolta con entusiasmo dal pubblico, tra cui erano presenti addirittura due ragazzi dall’Australia per l’evento. Più di un’ora di show, in cui i vicentini si sono dimostrati in perfetta forma, suonando i loro brani più famosi alla perfezione davanti ai fan estasiati.
Con gli ARTHEMIS headliner, conosciuta heavy metal band in cui militano il chitarrista Andrea Martongelli e il cantante Fabio Dessi, si è concluso il Metal Fest #3, un evento organizzato con impegno nel migliore dei modi e che ci aspettiamo di rivedere negli anni futuri. Gli ARTHEMIS, che da poco hanno pubblicato il loro nuovo album “Blood Fury Domination”, hanno riproposto brani nuovi e vecchi sempre con la stessa carica che caratterizza i loro live show, suonando senza imperfezioni per più di un’ora.
Un ottimo evento per un ottimo locale, difficile da trovare ultimamente soprattutto per le band underground e per chi vorrebbe godersi una serata di musica organizzata come si deve.