In occasione dell’ultima release “Descent Towards Death” (qui la nostra recensione), abbiamo avuto occasione di scambiare due chiacchiere con i Los Males Del Mundo, ecco a voi l’intervista:
Ciao ragazzi e grazie per il tempo che dedicate a Metalpit. Il vostro nuovo album è veramente potentissimo, cosa ne dicono le persone?
Siamo davvero molto felici e grati per l’accoglienza all’album. “Descent Towards Death” è un lavoro concettuale, è un album che richiede attenzione per entrarci e le persone lo hanno capito perfettamente. La risposta è stata ottima e ci ha dato la sensazione che le persone siano state portate via dall’album, dalla musica e dal concetto che c’è dietro; non c’è niente di più gratificante di questo, connettersi con coloro che hanno dato importanza a questo lavoro.
Pensi che il vostro sound sia cambiato dal vostro precedente EP? Quanto ti senti cresciuto musicalmente dal tuo primo release?
Nonostante i brani del nostro EP sono stati composti prima, sono stati registrati nello stesso periodo di “Descent Towards Death” quindi hanno lo stesso processo sonoro anche se ti potrà sembrare un suono leggermente diverso; ciò è dovuto al fatto che è più diretto ed è più vicino a un Black Metal melodico. Per questo album sento che la crescita personale sia stata immensa per diversi motivi, da quello tecnico a quello spirituale. Dany si è trasferito nel mio studio per comporre e registrare l’album il che ha reso questo lavoro una priorità esclusiva durante tutto il suo processo di creazione: questo ci ha permesso di essere molto connessi alla musica ed al concept dell’album in ogni suo dettaglio. Sono stati mesi di duro lavoro e poche ore di sonno, è stato molto intenso ed il risultato è molto speciale per noi.
I Los Males Del Mundo preferiscono scrivere prima i testi o la musica per creare un nuovo brano?
È sempre un processo ciclico, di andirivieni; da quando creiamo la musica e la melodia poi sperimentiamo i diversi schemi ritmici, successivamente Dany scrive i testi facendo anche dei demo con la sola voce ma dopo tutto quel processo torniamo indietro occupandoci della musica. Il tutto ci serve per correggere le cose che non funzionano e per ricominciare tutto il processo da capo, modificando musica e testi finché non sentiamo che la traccia abbia raggiunto il punto in cui ci fermiamo. Questo è il motivo per cui i testi sono così collegati alla musica, perché si si sono creati a vicenda.
Pensi che questo momento di crisi e pandemia sia un bene per le composizioni di una band Black Metal? È stato un anno difficile, questo è certo. Personalmente eravamo occupati da questioni lavorative che facevano sì che anche la musica dovesse essere messa in secondo piano (Dany lavora come psicologo clinico e dall’inizio della pandemia è stato sopraffatto dal suo lavoro, quindi ha dovuto sospendere la musica almeno per alcuni mesi). Quando tutto questo è iniziato avevamo appena finito con tutte le registrazioni di un altro progetto Black Metal che abbiamo insieme e abbiamo dovuto solo aspettare che Nikita finisse con il mix ed il mastering, era intorno all’aprile del 2020. Adesso stiamo cercando di tornare alla routine ma siamo riusciti a malapena a stare insieme per continuare a lavorare su altri nostri progetti, speriamo di connetterci a poco a poco con la musica e di essere in grado di essere concentrati al 100% su questo progetto. In relazione alla pandemia stessa, credo che ogni momento complicato e mobilitante generi una tensione in ognuno di noi come esseri umani che spesso trova il suo canale attraverso l’arte. È logico aspettarsi nei prossimi anni molto lavoro artistico forte ed impegnato come risultato di questa difficile situazione attuale, anche se dubito che il Black Metal sia più avvantaggiato di qualsiasi altro tipo di genere musicale o anche di movimenti artistici.
Avete delle band di riferimento per la composizione e la scrittura delle vostre canzoni? Sin dal primo momento abbiamo deciso di inserire in questo progetto tutto ciò che ci piace. Dalla composizione potremmo dire che si basi principalmente sul Black Metal; dal Black Metal aggressivo e melodico degli anni ’90 con cui siamo cresciuti ad alcune influenze che si possono trovare nel Black metal di oggi, con strutture un po’ più dense e dissonanti negli arrangiamenti ma ci piace anche il doom che si può notare in alcuni arrangiamenti dell’album, l’Heavy Metal e molti altri generi musicali che hanno impresso il loro tocco personale in questo lavoro ma senza allontanarci dalle radici del Black Metal.
Avete già del nuovo materiale per altre prossime uscite? Sì, lavoriamo costantemente ai nostri progetti ma allo stesso tempo abbiamo insieme diversi progetti Black Metal abbastanza diversi tra loro che sono stati sospesi per concentrarci sui Los Males Del Mundo. Ora ci stiamo concentrando di nuovo su un progetto un po’ più crudo e diretto ma in qualche modo più atmosferico. Finora abbiamo composto un LP e dobbiamo lavorare su alcuni testi ed avviare l’effettivo processo di registrazione.
Spiegami il motivo per cui le persone che non conoscono Los Males Del Mundo debbano ascoltare il vostro album. Crediamo che sia un album autentico, che qualsiasi fan del Black Metal possa apprezzare, è un album che può essere ascoltato per la sua melodia che ti accompagna traccia per traccia per tutto l’album. Ovviamente ha un intero concetto dietro e tutto è lì per una ragione; è un album sincero in cui ci siamo pienamente impegnati in quello che stavamo facendo ma non è un album innovativo né pretende di essere qualcosa fuori dagli schemi, tutt’altro. Ci sono un migliaio di band là fuori che sperimentano e cercano cose nuove, questo non è il nostro caso. Quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto perché sentivamo il bisogno personale di tornare a quella magia che abbiamo trovato negli album di fine anni ’90 e abbiamo aggiunto un tocco personale e moderno senza paura di includere cose di altri generi. Chiunque cerchi di trovare qualcosa di nuovo, qualcosa di eccezionale in questo album, rimarrà deluso in quanto non era il nostro intento.
C’è un brano che preferisci all’interno dell’album? Se sì, perché? DTD è un album molto personale ed autentico, penso di parlare per entrambi quando dico che sia il lavoro più impegnativo che abbiamo svolto fino ad oggi. Ci abbiamo messo molta energia ed è diventato così personale che quando lo ascolto, ogni traccia crea la sua tensione che si risolve in quella successiva e collega una traccia all’altra, c’è bisogno di ascoltarlo dall’inizio alla fine come una canzone intera.
Avete progetti per il futuro? Con Los Males Del Mundo stiamo promuovendo il nostro album al momento mentre continuiamo a lavorare sugli altri progetti menzionati prima, stimiamo di iniziare a comporre il nuovo album LMDM nel 2022.
Grazie per il tempo dedicato a questa intervista, saluti da tutto lo staff Metalpit!
Grazie a te per l’intervista e grazie a tutti coloro che ci supportano e ci danno fiducia e condividono ciò che facciamo.