Il Dagda Live Club caposaldo di ritrovo dei metalheads del pavese e oltre, è pronto a far esplodere una bomba thrash metal portando sul palco i micidiali Gama Bomb, che l’anno scorso hanno forgiato il sesto disco “Speed Between The Lines”. Come special guest della serata, sono stati pescati dal nostro mare underground gli Injury e gli Hyperblast, pronti a dimostrare di che stoffa sono fatti.
HYPERBLAST
A inizio serata c’è pochissima gente, ma per gli Hyperblast è un problema, preceduti dall’intro questi giovani ragazzi partendo all’impazzata con “Unforgettable Fire”, danno sfogo a una furia thrash di grande impatto. Nati nel 2015 dall’idea di Simone Zamproni e Andrea Rebecchi ex (Over Stud), una volta completata la formazione iniziano a comporre pezzi propri, pubblicando due anni dopo l’EP “Nuclear Pest Control”. Nei pezzi proposti è evidente che la loro vena compositiva è satura di violenza, le ritmiche di Gianluca Bolsieri sono vere e proprie fucilate, fortificate dai travolgenti assoli di Andrea Rebecchi, il suono metallico del basso di Simone Zamproni è un pugno nello stomaco, infine piatti e pelli tremano sotto i colpi di Federico Fava. Un thrash davvero cruento sfregiato dalla ruvida voce di Gianluca, che si rivela un frontman di spessore e un simpatico intrattenitore, inoltre è evidente l’armonia tra i componenti. Oltre ai pezzi dell’EP propongono degli inediti che riscuotono buon successo, tra cui “Scarnebia” cantato in dialetto pavese, dopodiché con “Anal Fury” concludono una performance breve quanto adrenalinica. Questa sera i pavesi giocando in casa hanno indubbiamente vinto, con soli sette pezzi hanno conquistato i pochi presenti che applaudono copiosamente. Attualmente stanno lavorando al debut album, a giudicare dagli inediti proposti sarà una cannonata, rimaniamo in attesa di sapere quando verrà pubblicato.
Setlist:
Intro
Unforgettable Fire
Sacred Torment
Alkoholik Habiz (Inedito)
Eternal Betrayal (Inedito)
Kill And Let Die (Inedito)
Scarnebia (Inedito)
Anal Fury
INJURY
Dopo questa batosta iniziale, ad alzare ulteriormente il magnitudo ci pensano gli emiliani Injury, che dalla nascita nel 2010 hanno prodotto due dischi e l’EP “Wreckage” uscito l’anno scorso, nemmeno loro si fanno intimorire dallo scarso pubblico, senza troppi complimenti rompono il silenzio sulle note di “Fueled By Rage”. Il frontman Alle mette subito in risalto il suo potere di coinvolgimento, sul secondo pezzo “Denying My Soul” scende dal palco ed è lui stesso a istigare il pogo, scherza con i compagni e col pubblico, in seguito omaggiando i Pantera con “Fuckin’ Hostile” chiama sul palco gli amici Hyperblast per fare del sano casino. Sul lato musicale se la cavano altrettanto bene, l’intreccio delle affilate corde di Simon alla chitarra e i tortuosi giri di basso di Mibbe, generano un sound dirompente che varia dal death al thrash, e, grazie alla loro tecnica riescono a dargli un tocco personale e moderno, supportati dal potentissimo Pollo che si accanisce violentemente sulla malcapitata batteria, mentre il sopra citato Alle sfodera un ruggente growl. Purtroppo a causa di ritardi sulla tabella di marcia hanno dovuto tagliare tre pezzi, ciò nonostante sono riusciti a dare spazio pure ai dischi “Unleash The Violence” e “Dominhate”, complessivamente sono stati tutti apprezzati e ripagati con meritati applausi. La band di Reggio Emilia con “I Don’t Belong”, termina un’esibizione estremamente dinamica e di grande impatto, con la quale si sono assolutamente fatti onore suonando con grinta, passione ma soprattutto divertendosi.
Setlist:
Fueled By Rage
Denying My Soul
Annihilated By Propaganda
Fuckin’ Hostile (Pantera Cover)
Endless Decay
Violence Unleashed
I Don’t Belong
GAMA BOMB
È giunto il momento di passare la parola ai tanto attesi headliner, dopo un rapido cambio palco ecco i Gama Bomb prendere posizione, accolti calorosamente sferrano un attacco diretto con “Zombie Blood Nightmare”, scaricando sui fans un’ondata sonora senza precedenti. Come i loro predecessori non si curano del poco pubblico, come schegge impazzite sparano un pezzo dopo l’altro senza dare tregua ai nostri timpani, impartendo una dura lezione di thrash e ignoranza. Nonostante abbiano all’attivo il nuovo “Speed Between The Lines”, ne traggono solo “666Teen”, “Bring Out The Monster” e “Kurt Russel”, lasciando più spazio ai lavori precedenti ma il risultato complessivo non cambia, i fans essendo pochi invece di sfasciarsi nel pogo non si scompongono più di tanto, ma per tutto il concerto non fanno mai mancare il prezioso supporto. Gli irlandesi gliene sono grati e procedono diretti come dei missili, dalle chitarre di Domo Dixon e John Roche schizzano fuori fulmini e saette, di sottofondo abbiamo il rombo di tuono Joe McGuigan che stritola le corde del basso, Paul Caffrey spinge l’acceleratore sul doppio pedale macinando piatti e pelli, infine il frontman Philly Byrne spicca di carisma e ironia, anche per il modo di presentarsi molto kitsch indossando pantaloni gialli con texture di forbici e camicia lilla con dischi volanti, fa scintillare le corde vocali cantando a ritmo velocissimo spiazzando i fans con acuti spacca timpani, ma non sottovalutiamo il supporto di Joe e John nei cori. Considerata la breve durata dei pezzi, bruciano rapidamente il repertorio chiudendo con “Terrorscope”, il concerto sarebbe terminato ma dato che i fans non sono ancora soddisfatti e reclamano altri pezzi, dopo pochi minuti Philly e soci tornano molto volentieri regalando l’ultima terremotante doppietta composta da “Hell Trucker” e “Evil Voices”. Non c’è altro da dire, i Gama Bomb hanno messo a ferro e fuoco il Dagda Live Club imponendo la dura legge del thrash, peccato che alla fine è stato un concerto per pochi intimi, ma è stato comunque bello vedere che tra la band e i fans si è instaurato un vero e proprio feeling, cosa che nei palazzetti non è possibile. Acclamati con urla e applausi i ragazzi di Dublino si possono congedarsi a testa alta.
In questa serata dove il thrash metal ha regnato incontrastato, abbiamo potuto scoprire di future leve del metal italiano, sinceri complimenti agli Hyperblast e agli Injury che grazie alla loro forte attitudine e professionalità si sono mostrati molto promettenti, speriamo di rivederli presto e soprattutto di fronte al pubblico numeroso che si meritano, stesso discorso per i fenomenali Gama Bomb che hanno dato anima e corpo per dare ai fans un ottimo show, obbiettivo raggiunto a pieni voti. Ringraziamo la Cerberus Booking, la House Of Ashes Prod. e tutto lo staff del Dagda Live Club sempre professionale e pronto a tutto, per aver organizzato una grande serata con la speranza che in futuro c’è ne saranno molte altre. Alla prossima!
Setlist:
Zombie Blood Nightmare
Slam Anthem
666teen
Three Witches
Final Fight
New Eliminators of atlantis – B.C.
Atomizer
Bring Out the Monster
Hammer Slammer
OCP
Metal Idiot
Avenge Me!
Kurt Russell
Mussolini Mosh
Thrashoholic
We Respect You
Zombi Brew
Bullet Belt
Terrorscope
Encore:
Hell Trucker
Evil Voices