Dissonance festival, che dire, i ragazzi di Versus Music Project hanno veramente fatto miracoli quest’anno e hanno intenzione di buttare altra benzina sul fuoco.
Land Of Freedom è un nome sicuramente evocativo, la location è perfetta per l’evento e il contesto creato intorno al Festival musicale è apprezzabile ed interessante. Arriviamo che i Forgotten Tears già scaldavano il pubblico a suon di riff e violenza gratuita. Nonostante i problemi tecnici, hanno comunque portato a casa un set bello potente. Il tempo di rifocillarci e ci ritroviamo i Despite Exile sul palco, il solito classico macello, band che ormai ha ben poco da invidiare ai vari Headliners (come potete vedere QUI).
Il loro set fila liscio ed energico. Con un grandissimo coinvolgimento del pubblico e grande presenza, assicurano l’ennesima ottima esibizione. Il tempo sfortunatamente stringe ed ecco far capolino gli ALIASES. La band britannica sfoggia enorme confidenza nel suonare e nonostante la grande concentrazione riesce a divertire ed intrattenere il pubblico che inizia a scaldarsi fiutando la preda grossa. La band di Leah e soci conclude il set e salgono sul palco i Monuments.
Nonostante il cambio dietro le pelli, gli inglesi Monuments hanno rivoltato la venue e il pubblico come un calzino. Con il loro Groove esemplare, presenza scenica ed enorme carisma, hanno coinvolto ogni singolo presente trasmettendo al pubblico la serenità, confidenza e il divertimento di fondo che lega i membri della band.
L’interazione con i fan, la complicità fra membri della band e il palese divertimento di ogni singolo presente, hanno reso l’esibizione incredibile.
Mi sento di dire che è stata un’esperienza mistica, leggendo anche i numerosi commenti positivi riguardo l’esibizione. Sicuramente sono stati la vera sorpresa di questo festival e se in futuro avrete occasione, non mancate di sentirli dal vivo, meritano molto.
E’ ora del main event ed ecco salire sul palco i Between The Buried And Me, band di un enorme valore che è andata a costruire un live set incastrando perle da tutta la loro discografia. L’enorme perizia, qualità e generale talento del gruppo è trasparito in maniera autentica dalla loro perfomance.
Probabilmente a causa dell’incredibile esibizione dei Monuments, i BTBM risultano un pochino fermi e troppo concentrati. La loro certosina abilità di ricreare dal vivo le atmosfere e i suoni proposti sui loro dischi da il metro di quanto preparata sia la band, che non sbaglia un colpo che sia uno e accontenta perfino i fans più esigenti.
Tempo di tirare le somme per il Dissonance Festival: beh che dire, spero che i prossimi eventi organizzati dai ragazzi di Versus Music Project siano sullo stesso livello qualitativo e che l’edizione 2017 sia ancora più entusiasmante. Ottimo lavoro!
Non rimane che ringraziarvi per aver letto questa breve report e di lasciarvi alla gallery Fotografica del nostro amico Stefano Brandolini di The Dogs Production.
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