In attesa di ulteriori sviluppi sul caso DEPOSITO GIORDANI dedichiamoci al report di questa serata epocale. DEATH IMMENSI.
Riusciamo ad entrare al IlDeposito salvandoci dall’imminente alluvione e veniamo accolti da un pubblico discretamente numeroso, i BODYFARM già sul palco, poche chiacchere e si parte a tuono.
La band non lascia dubbi sulla provenienza, i BODYFARM urlano prepotentemente: NEDERLAND. Il triangolo formato da Olanda, UK e Germania nel quale sono fiorite band DEATH METAL particolarmente devote alle tematiche riguardanti la guerra (quasi sempre la seconda guerra mondiale) sono concentrate tutte in questi 3 stati, dando vita ad un autentico fenomeno, che amo chiamare WAR DEATH METAL, band come ASPHYX, BOLT THROWER, MORGOTH e BENEDICTION hanno un enorme influenza su questi ragazzi, che portano a casa un live bello spesso tenendo alto uno stendardo assai pesante e altrettanto importante. In questi casi, la mancanza di inventiva non figura fra i difetti, in quanto la materia prima è di un livello tale da dare una marcia in più a chi si riesce ad avvicinare in maniera FEDELE, non a caso sull’ultimo lavoro dei BODYFARM, compare come guest il Padre del death metal Europeo: MARTIN VAN DRUNEN, storico vocalist dei primi PESTILENCE, ASPHYX e HAIL OF BULLETS.
Il set fila liscio come l’olio e finalmente il tanto atteso cambio di palco.
DEATH. Il banner della band viene issato dietro la batteria e i primi brividi arrivano, inesorabili.
La grafica è spartana e old school, come se il tempo non si fosse mai fermato, viene sistemato il palco, si abbassano le luci e inizia il rito, si avete letto bene RITO. Immediatamente prima del set infatti, un Roadie è stato incaricato di purificare il palco con dell’incenso, una cosa tanto strana quanto suggestiva, solamente un antipasto rispetto la quantità di emozioni che sarebbero arrivate da li a poco. Il primo a calcare sul palco è quella leggenda vivente di Steve Di Giorgio, probabilmente uno dei bassisti più influenti della storia del genere, a seguire THE ATOMIC CLOCK, Gene Hoglan, beh lasciatevelo dire, questi due insieme sono la sessione ritmica più devastante della storia del metal e sfido chiunque sano di mente a dire il contrario. Bobby Koelble e Max Phelps hanno incorniciato il tutto in maniera dignitosa e precisa, senza la minima sbavatura, mi sento di spezzare una lancia in favore di Max Phelps, impeccabile nonostante la responsabilità di impersonare mente,corpo e anima dei DEATH.
Non ci speravo, ero rassegnato all’idea di vedere una sorta di cover band dei DEATH, invece l’energia, l’amore con cui questi mostri sacri hanno allestito lo spettacolo, mi ha dato torto, nel giro di pochi secondi ero commosso, le prime note di THE PHILOSOPER ed erano già lacrime. Non è stato un bel live, non è stato un live eclatante, è stato semplicemente PERFETTO, all’altezza delle aspettative, un susseguirsi di emozioni fortissime, di musica suonata ad un livello non comune alle band odierne, musica che ha di fatto cambiato la storia di un intero genere. Perfezione che si vede, si sente e si tocca con mano, il coinvolgimento da parte di Steve Di Giorgio è stato incredibile, un uomo capace di intrattenere e far muovere il pubblico non solo con il suo strumento quanto con il carisma e la voglia di portare i fans nel cuore dei DEATH, ragionamento che ho capito solo ora, dopo aver vissuto i DEATH TO ALL sulla pelle, sarebbe stata un’ingiustizia vivere senza aver avuto almeno un assaggio di ciò che furono i DEATH nei tempi d’oro.
credo di non avere nessun altro modo per definire la serata se non EPICA, nonostante le polemiche, IlDeposito ha mantenuto l’altissimo standard di qualità a cui ci ha abituato nell’ultimo anno.
QUI L’INTERA GALLERIA DI FOTO
Probabilmente la setlist del caso è superflua, ma voglio lasciarvela comunque, in quanto di per se è già un’opera d’arte:
-The Philosopher
-Leprosy / Left to Die
-Living Monstrosity
-Suicide Machine
-Overactive Imagination
-Trapped in a Corner
-Raining Blood / Black Magic
-Lack of Comprehension
-Spiritual Healing / Within the Mind
-Flattening of Emotions
-Destiny
-Symbolic
-Zero Tolerance
-Bite the Pain
-Spirit Crusher
ENCORE:
-Zombie Ritual / Baptized in Blood
-Crystal Mountain
-Pull the Plug