Gli Hard Reset
Tra le canzoni più rilevanti:
- Changing: quinta canzone dell’LP. Doppia chitarra e tastiera che nel riff sono alternati e l’inserimento del discorso tenuto da Charlie Chaplin nel finale del film “il grande dittatore” tra i due ritornelli finali rendono la canzone inconfondibile dalle altre dell’album
- Rain: ottavo pezzo dell’album. Buona combinazione tra parti tranquille e più vivaci, presenta uno dei pochissimi assoli di chitarra, niente di stratosferico ma pertinente al genere. L’alternanza tra chitarra e basso a momenti di solo voce e batteria fa il resto
- What I Hope To Find: decima dell’album. Un’altra canzone inconfondibile dall’inizio con un intro molto orecchiabile, la voce che alterna momenti in cui è graffiante a momenti che è placida, accompagnata a braccetto da chitarra e basso.
- Venice Souvenir: undicesimo pezzo. Mantiene il livello raggiunto con la canzone precedente, ma sono totalmente diverse, riassumendo le varie influenze del gruppo. Inizialmente tranquillo, prosegue tranquillo con un caricamento graduale fino a scatenarsi sul finale con un “it’s my Venice souvenir” contagioso, poi cala il sipario.
- Monkey Seeking: dodicesimo pezzo. Molto vivace, perfetta per dare la carica anche nelle parti più tranquille che come nelle altre non mancano. Tra la chitarra che mantiene la ritmica, la batteria scatenata e la voce incisiva, rimane impressa in mente.
Riassumendo, se si vuole ascoltare una band italiana che faccia alternative senza sfigurare in confronto con band dello stesso genere e famose a livello mondiale anche tra i non appassionati di musica, gli Hard Reset sono la scelta giusta.