FROZEN WREATH – Memento Mori

Iniziamo subito col dire che è grazie ai social che sono venuto a conoscenza di questo album. Inizialmente avevo ascoltato solamente qualcosa in giro spulciando qua e la, ma poi grazie a Twitter mi sono immerso completamente nel mondo di questa Filosofem Records, che mi ha deliziato di questo album in versione fisica. Ciò che avevo ascoltato inizialmente non aveva reso l’idea (o forse ero proprio io a non essere riuscito a farmi un’idea giusta ascoltando a pizzichi e bocconi). Innanzitutto vi consiglio “o voi Black Metallers” di tenere d’occhio questa etichetta che produce e distribuisce album di grandissimo valore e calibro. Album, che fortunatamente non risultano essere stancanti e che sono prodotti davvero molto bene (non con registrazioni scadenti che spesso si ascolta nel Black e che vengono adottate erroneamente per far si che tali gruppi risultino più marci). E’ tutto vero, le registrazioni dei prodotti che ho ricevuto sono limpide, di facile ascolto e assimilazione. Ma parliamo di questi Frozen Wreath, che ci regalano il loro album dal nome “Memento Mori”. Ciò che spicca subito all’ascolto di questa formazione (da tenere assolutamente d’occhio), è la potenza musicale e la dedizione epica e sognante in ogni singolo brano. Personalmente parlando mi sono ritrovato in un mondo a me noto, ma del tutto rinnovato: il mondo sonoro carissimo ai migliori Summoning e per certi versi anche ai nostrani Stormlord (primo periodo). Ogni traccia vola limpida con un susseguirsi di ritmi incalzanti e rallentamenti, che regalano sfumature diverse in ogni composizione, ma sempre dalla tinta oscura. Il tappeto melodico all’interno della prima traccia, regala maestosità e purezza epica, come nella terza traccia che è contornata ancor di più da una doppia voce pronta a raccontare in modo determinato e anche a dettare legge. Uno dei miei brani preferiti è la traccia numero 4:” Osz”, di una potenza inaudita. Non vi aspettate il chiaro disco Black alla Marduk, qui siamo su livelli differenti, ma sempre alti. Per avere un’idea chiama di questi Frozen Wreath, prendete tutto ciò che c’è di più oscuro ed epico nel Black, sino ad amalgamare le sonorità moderne a quelle migliori del periodo 90’s, ed ecco fatto. Una cosa che mi ha colpito in un disco totalmente Atmospheric Black, è la quinta traccia “A Koszikla Megmarad” che parte in una vena totalmente Doom (tanto da ricordare le sonorità e l’impatto lento, pesante e oscuro dei Black Sabbath), per poi partire e inoltrarsi di nuovo in un mondo epico, ma sempre rimanendo in un connubio perfetto tra Doom e Black. Ascoltando la traccia “Fèltamadàs” si respira davvero al 100% quello di cui vi ho parlato poco fa, ovvero il suono 90’s. Si perché tra le mille sfaccettature che inebriano queste tracce, (in essa e nelle successive) ho trovato molto -a livello di suono e specialmente nella batteria- dei Behemoth del periodo “Grom”, a me molto cari, per non parlare poi dell’entrata dell’organo che mi ha completamente rapito, rievocandomi i primissimi Death Ss.  Diciamo che è un disco variegato, che accomuna un pò tutti, sia quelli che amano la sonorità essenziali che furono, sia a quelli che apprezzano il nuovo con chiari riferimenti old style. La traccia che dà il nome al titolo di questo lavoro per gran parte della sua durata è una “instrumental Track” fino a sfociare nell’aggressività più pura che oramai contraddistingue questi Frozen Wreath tra tanti. Chiude l’album in perfetto stile Doom, la traccia “Fagyott Koszoru” con chitarre che regalano una splendida atmosfera sognante e a tratti anche malinconica. Gli ho apprezzati tantissimo, e sono felice di possedere cd, musicassetta e la t shirt che custodirò gelosamente, insieme all’altro materiale pervenutomi tramite la Filosofem Records, di cui vi parlerò successivamente in un’altra recensione doverosa. Un gruppo completo, che non stanca e di cui vorresti ascoltare sempre di più, per questo appunto continuo a gustarmi quest’album in attesa di nuovo materiale… ma non fatemi attendere troppo!

Tracklist:
1. Megsárgult fényképek
2. Halott ígéret
3. Miért?
4. Ősz
5. A kőszikla megmarad
6. Feltámadás
7. Memento Mori
8. Fagyott koszorú

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