NAGLFAR + SCHAMMASCH + ANOMALIE @ Revolver Club, San Donà di Piave (VE) – 08/12/2018

by Jacopo Silvestri

Viene avvolto da un’aura misteriosa il Revolver Club di San Donà di Piave (VE) con l’arrivo del tour “Rise of the Cosmic Fire II”, il quale vede il ritorno in Italia dei Naglfar dopo ben dodici anni dalla loro ultima apparizione. Gli svedesi per l’occasione sono accompagnati dagli svizzeri Schammasch e dagli austriaci Anomalie, andando così a formare una line-up molto valida e interessante.

Sono le 20:30 quando gli Anomalie salgono sul palco, davanti a un pubblico ancora abbastanza scarno. Il progetto nasce nel 2011 dalla mente di Marrok (già chitarrista live negli Harakiri for the Sky), e attualmente può contare tre album e il recente EP “Integra“.
La proposta dei Nostri si concentra su un Atmospheric Black Metal molto evocativo e coinvolgente, valorizzato da dei suoni ben equilibrati e da brani eterogenei e mai prevedibili, per quanto il genere non si accosti mai a una varietà radicale. La performance inizia con “Vision I: Towards the Sun“, estratta da “Visions“, terzo lavoro della band, per poi alternare altri brani estratti da esso a composizioni prese dalla suddetta ultima fatica. Uno show positivo e promettente per quella che è una realtà da tenere sicuramente d’occhio.

Setlist:
1. Vision I: Towards the Sun
2. Temples
3. Vision III: A Monument
4. Vision IV: Illumination
5. Rebirth
6. Deliverance

Dopo aver iniziato la loro carriera con il mediocre “Sic Lvceat Lvx“, gli Schammasch hanno fatto un notevole passo in avanti grazie ai seguenti “Contradiction” e “Triangle“, ottimi esempi dell’unione tra Black Metal, Death Metal e Ambient. La curiosità riguardo la loro esibizione è molta: ascoltare i lavori registrati in studio si può definire come un’esperienza unica, ma il dubbio sulla resa dal vivo è sempre presente. Bastano però i primi istanti del concerto per demolire ogni preoccupazione, C.S.R. (all’anagrafe Christopher Ruf) e soci si dimostrano tanto meticolosi nella presenza scenica quanto capaci di creare un’atmosfera unica, ipnotica e solenne.
Durante il concerto i pezzi vengono presi principalmente da “Triangle”, come l’iniziale “Consensus“, “Metanoia“, pezzo più conosciuto degli svizzeri, e “Above the Stars of God“, posta in chiusura, ma non mancano i riferimenti ad altre produzioni, come nel caso di “Chimerical Hope“, parte dell’EP “The Maldoror Chants: Hermaphrodite“. La prestazione dei cinque vale da sola il prezzo del biglietto: ogni brano è stato riarrangiato perfettamente in sede live, con una precisione eccelsa.

Setlist:
1. Consensus
2. Golden Light
3. Chimerical Hope
4. Do Not Open Your Eyes
5. The World Destroyed by Water
6. Metanoia
7. Above the Stars of God

Tocca ora agli headliner della serata: i Naglfar.
La formazione, attiva dai primi anni ’90, è nota per essere una delle punte di diamante della scena Melodic Black Metal internazionale e può vantare una discografia composta da sei album, caratterizzati dalla qualità costante del loro contenuto.
Si parte con “Feeding Moloch” e “The Mirrors of My Soul“, estratti da “Harvest” (2007), e subito i presenti si dimostrano ben coinvolti. Purtroppo l’affluenza non è moltissima e non rende onore alla qualità delle esibizioni offerte nel corso della serata, ma gli svedesi non ci fanno caso e continuano imperterriti con “Black God Aftermath“.
Nonostante i Nostri non abbiano mai avuto una grande tendenza a suonare dal vivo, si dimostrano sicuri e capaci di stare sul palco, col cantante Kristoffer W. Olivius che si muove continuamente e interagisce spesso col pubblico, mentre gli altri membri eseguono le varie composizioni senza sbavature né errori troppo evidenti. La scaletta prende pezzi da tutte le produzioni della loro carriera, rendendo omaggio al classico “Vittra” con l’esecuzione di “As the Twilight Gave Birth to the Night“, così come a “Téras“, ultima loro fatica, grazie a “Bring Out Your Dead“.
La loro performance viene, purtroppo, penalizzata da dei suoni mal regolati, troppo impastati, ma nonostante ciò ci si può ritenere soddisfatti da quanto compiuto dal quintetto. Infine, “I Am Vengeance” e “The Brimstone Gate“, concludono una serata che ha visto l’esibizione dal vivo di tre gruppi meritevoli, ognuno con la sua personale interpretazione del Black Metal.

Setlist:
1. Feeding Moloch
2. The Mirrors of My Soul
3. Black God Aftermath
4. Odium Generis Humani
5. The Perpetual Horrors
6. And the World Shall Be Your Grave
7. The Darkest Road
8. Bring Out Your Dead
9. Blades
10. A Swarm of Plagues
11. As the Twilight Gave Birth to the Night
12. I Am Vengeance
13. The Brimstone Gate

Donation for Author

Buy author a coffee

You may also like

Utilizziamo i cookie per personalizzare contenuti ed annunci, per fornire funzionalità dei social media e per analizzare il nostro traffico. Condividiamo inoltre informazioni sul modo in cui utilizza il nostro sito con i nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che ha fornito loro o che hanno raccolto dal suo utilizzo dei loro servizi Accetta Continua a Leggere