Sono stati dei mesi di duro e intenso lavoro per organizzare la terza edizione del ROCKLAND METALFEST al bellissimo locale del Dagda Live Club, in collaborazione con Eagle Booking, e senza ombra di dubbio questa è stata la più spettacolare! In un periodo in cui le platee non sono di certo colme ai festival, si fa un’ eccezione in queste due date, grazie ad un team davvero convincente e naturalmente anche alle nove band che si sono esibite, in particolar modo i RAGE e i MOONSPELL che hanno avuto un impatto davvero notevole sul numeroso pubblico sia per la scenografia che per epicità.
12 MAGGIO :
In data venerdì 12 maggio inaugurano il Rockland Metalfest i veronesi SINPHOBIA, band che mi era totalmente nuova. Davanti a inizialmente pochi presenti danno libero sfogo al loro sound d’impatto che risulta essere un infuso di Thrash, Death americano e Groove metal davvero convincente anche dal punto di vista scenografico.
Si prosegue con i romani HOUR OF PENANCE, spostandoci su sonorità ancora più estreme in chiave Brutal Death Metal, fortemente influenzato da Cannibal Corpse e Morbid Angel. Riff violenti e ritmiche travolgenti sostenute da un potente drumming e dallo spaventoso growl del loro chitarrista e cantante Paolo Pieri. Per gli amanti del genere, dove sappiamo che la melodia è totalmente assente hanno davvero offerto un ottimo spettacolo dovuto ai loro eccellenti tecnicismi.
Terzi in scaletta sono gli svedesi EREB ALTOR, e ci spostiamo su sonorità più epiche: il loro è uno Scandinavian Metal fortemente influenzato dal Pagan/Viking Metal di stampo Bathoriano con cori e ritmiche più lente. L’impatto iniziale sembra essere molto convincente, ma proseguendo si perde un pò. Decidono inaspettatamente sul finale di prolungare lo show di altri dieci minuti, costringendo i tecnici ad interrompere la loro esibizione per lasciare il palco ai primi headliner, i RAGE.
La sala si è decisamente riempita e il pubblico accoglie calorosamente l’ingresso dei tedeschi RAGE, che aprono il concerto con i pezzi del loro ultimo lavoro “The Devil Strikes Again” del 2016; capitanati dallo storico membro Peavy Wagner in perfetta forma, dotato di una voce imponente e graffiante e da un’ottima presenza scenica. Al suo fianco si presentano i musicisti Marcos Rodriguez alla chitarra e Vasillios Maniatopoulos alla batteria. Anche se soltanto in tre dimostrano di poter dare lezioni a gran parte delle band odierne con più componenti. La loro setlist varia dai pezzi più recenti come “The Final Curtain“, “My Way” e “Spirits of The Night” a brani più storici come “Until I Die” o “The Pit and The Pendulum” e la splendida “Great Old Ones“. Ma il pezzo sicuramente più convincente è “Higher Than The Sky” dove tutto il pubblico canta il ritornello insieme all’istrionico Peavy, le cui grandi doti da show man sono confermate anche questa volta. I RAGE anche questa volta si confermano un’ottima realtà che persiste da oltre 30 anni!
13 MAGGIO:
In data sabato 13 maggio si prosegue con la seconda giornata del Rockland Metalfest e altre cinque eccellenti band vengono accolte sul palco del Dagda, a cominciare dai genovesi WINTERAGE che propongono i brani del loro capolavoro d’esordio del Power Sinfonico “The Harmonic Passage“, portandoci una ventata d’aria fresca e armonia che tra lo sviolinare note melodiche e la potente voce di Daniele Barbarossa, ci fanno viaggiare attraverso atmosfere fantasy: uno show breve ma è bastato per mettere in evidenza il vero talento del gruppo! è tempo di lasciare il palco ai propri concittadini.
I genovesi PATH OF SORROW ci propongono invece i brani del loro album di debutto “Fearytales“, un sound in chiave Swedish Melodic Death Metal, influenzato da At The Gates, In Flames e Insomnium a cui hanno aggiunto delle linee Thrash, con una prestazione da brividi, soprattutto per le chitarre facilmente udibili e distinguibili e il potente growl del loro eccentrico frontman Mat, che sfoglia un libro illustrando le macabre vicende su cui riflettono i loro testi.
Passiamo dunque ai doomster capitolini, i DOOMRAISER, che danno vita ad uno spettcolo dalle atmosfere molto cupe e funeree che si abbracciano a sonorità più psichedeliche dovute moog suonato dal singer Nicola “Cynar” Rossi, trascinando i presenti in una sorta di nuova dimensione! Uno spettacolo davvero unico!
Ad ipnotizzare il pubblico ci pensano ancora meglio i THE FORESHADOWING con i loro suoni gothic/doom e una scaletta di brani davvero affascinanti. Si parte da “Havoc” tratto dal loro terzo album “Second World“, in cui la voce profonda di Marco Benevento affascina gli spettatori, si prosegue con “Two Horizons“, tratto dal più recente lavoro “Seven Heads Ten Horns” e una lista di altri cinque brani che spaziano attraverso la loro discografia, tra cui la coinvolgente “The Forsaken Son“. Anche in questa occasione gli applausi del pubblico per il loro mood sono del tutto meritati!
Giungiamo quindi all’apice del festival, al momento che tutti ci aspettavamo con il concerto dei MOONSPELL, la band portoghese che ha notevolmente fatto riempire la sala del Dagda (da mesi non si vedeva così) e ci propone uno speciale show dedicato all’esecuzione dei brani di “Wolfheart” e “Irreligious“, rispettivamente il primo e secondo album. “Opium” apre le danze e scatena subito il pubblico tra grida e applausi, si prosegue con “Awake“, “For a Taste of Eternity“, “Ruin and Misery“, “Ravens Claws” e “Wolfshade“. Momenti spettacolari durante l’esecuzione di “Mephisto” dove il pubblico canta accompagnando la band e durante “Vampiria” dove il frontman Fernando Ribeiro, protagonista assoluto dello show, sfodera un enorme mantello da vampiro creando atmosfere orrorifiche. Lo show procede tra scenografie pazzesche e boati del pubblico fino a durare all’incirca due ore.
Si conclude così un festival davvero spettacolare, ringraziando tutto lo staff del Dagda per l’ottimo lavoro svolto!