Eccoci presenti ad un altro evento firmato Versus Music Project, che porta sul palco per un’unica data italiana i Being As An Ocean assieme ad altre due band italiane, i padovani Wrong Way To Die e i Save The Date, da Vicenza.
La location ormai la conosciamo. Arriviamo al Parco della Musica mentre le band stanno finendo di fare il soundcheck, scambiamo due parole con i membri dei Being As An Ocean e ci beviamo una birra distesi sulle sdraio messe a disposizione dai chioschi. Il cielo è nuvoloso e tira vento, ma il tempo regge e vediamo Joel, Tyler e Michael giocare a calcio con un bambino dietro al palco. Il sole sta tramontando e il parco comincia a riempirsi. Alle 21.00 inizia il concerto.
Aprono la serata i vicentini Save The Date, che scaldano subito il pubblico saltando e muovendosi come pazzi sul palco. È la prima serata con il loro nuovo cantante, Nicola Perini: ci sembra un po’ nervoso ma regala comunque un’ottima performance. Forse per il genere che suonano (hardcore/screamo) non erano molto adatti alla serata ma il pubblico li accoglie lo stesso di buon grado, si crea addirittura un circle pit durante la loro ultima canzone.
Setlist:
- Karma
- The infinity
- Anchors
- Shapeless
- Become the beast
- Someone hit the light
- Hollow world
Dopo un veloce cambio palco e un linecheck (il chitarrista Federico ci diletta con l’introduzione di Sweet Child O’ Mine), ecco i Wrong Way To Die: essendo padovani, giocano in casa. Gran parte dell’azione sul palco è dovuta al cantante, salta e corre in giro coinvolgendo il pubblico, dato che i suoi compagni sono impegnati nell’esecuzioni di riff allo stesso tempo complessi, taglienti e melodici. Durante la loro esibizione vi sono problemi tecnici, il microfono principale muore ed il vocalist è costretto ad usare quello per la seconda voce per mandare avanti lo show.
Setlist:
- Reverentia
- Heartless Chest
- At Dusk
- Withering Decay
- Hard To Believe
- Coin Toss
- Shades
- To End/To Begin
Ed ecco che salgono sul palco gli headliner della serata. Dati i problemi tecnici nati durante l’esibizione dei Wrong Way To Die, pure loro fanno un veloce linecheck e controllano i suoni, il chitarrista Micheal sembra perplesso riguardo al suono dei suoi monitor e del suo amplificatore. Il cantante Joel salta giù dal palco e va in mezzo al pubblico, dando inizio così alla loro esibizione. Il pubblico è in delirio, si sente di più la voce degli ascoltatori che canta all’unisono che quella proveniente dall’impianto audio. I Being As An Ocean regalano una performance ricca di emozioni, molti tra i loro fan sono commossi per essere li e poter cantare assieme a loro. Purtroppo continuano i problemi, vediamo Joel sistemare la posizione del microfono della cassa della batteria ed ha problemi col cavo del suo, Michael invece si lamenta dei suoi monitor. A metà concerto il vento si intensifica e comincia a piovere, infatti per un momento la band si ferma per non danneggiare la strumentazione, ma poi ricominciano con più intensità di prima. Qualcuno tra il pubblico viene scoraggiato dal maltempo e se ne va, ma i più fedeli rimangono fino alla fine. Dopo il concerto, alcuni fan sono davanti all’ingresso del backstage e i ragazzi della band non si tirano indietro e regalano abbracci, foto e autografi.
Setlist:
- Little Richie
- Dissolve
- The Poets Cry For More
- Death’s Great Black Wing Scrapes
- L’exquisite Douleur
- The Hardest Part Is Forgetting Those You Swore You Would Never Forget
- This Loneliness Won’t Be The Death Of Me
- Nothing, Save The Part They’re Given
- Dear G-D
È stata davvero un’ottima serata, ringraziamo ancora Versus Music Project che riesce a portare in Italia band di grosso calibro, come i Being As An Ocean e precedentemente Fallujah e Fit For An Autopsy.