Ci sono musicisti che lasciano la loro impronta non solo nella storia del genere che suonano, ma in tutto il panorama musicale. Personaggi influenti di cui tutti, o quasi, hanno sentito parlare e ascoltato almeno una volta una composizione. Nella giornata di ieri, 6 ottobre, uno di questi musicisti ha perso la sua battaglia contro il cancro: Eddie Van Halen. Il chitarrista e fondatore, insieme al fratello Alex, dei Van Halen ci ha lasciati a 65 anni, e noi di Metalpit.it ci tenevamo a ricordarlo con un articolo, in cui andiamo a parlare di cinque curiosità su di lui.
1. La tecnica del tapping
Dalla maggior parte dei musicisti di tutto il mondo viene accostata al suo nome la tecnica chitarristica del tapping, di cui si dice che, appunto, Eddie sia stato l’inventore. In realtà, l’ha “solo” perfezionata, facendola diventare una parte fondamentale della musica. Eddie semplicemente codificò la tecnica già sperimentata da Harvey Mandel (Rolling Stones, John Mayall) e Steve Hackett, chitarrista dei Genesis. Steve Hackett infatti utilizzò il tapping già negli anni ’70, nei brani come “The Return of the Giant Hogweed“ e “The Musical Box“. Si racconta anche che il chitarrista dei futuri Van Halen abbia creato, per così dire, il tapping durante lo studio di un brano di Jimmy Page.
2. L’infanzia e le prime note
Nato il 26 gennaio 1955 a Niomega, città dei Paesi Bassi, (per metà è anche di origini giavanesi, gruppo etnico dell’isola di Giava, Indonesia), nella quale Eddie vive fino all’età di sette anni, in casa sua si sentono spesso suonare diversi strumenti, dato che suo padre, Jan van Halen, era un musicista jazz. Successivamente, nel 1962, la famiglia si trasferisce a Pasadena, negli Stati Uniti. I fratelli Eddie e Alex Van Halen apprendono a piene mani da gruppi come i Led Zeppelin ed i Beatles. Tuttavia, di grande ispirazione per l’olandese si rivelarono i mitici Cream di Eric Clapton e, soprattutto, il modo di suonare di un altro grande della storia: Jimmy Page (Led Zeppelin).
3. Il successo e alcuni numeri
Fonda l’omonima band durante la metà degli anni ’70, suonando in noti club come il Whisky a Go Go di Los Angeles, e diventò presto un punto di riferimento per gli amanti del genere, finché nel 1977 la Warner Bros Records offrì ai Van Halen un contratto discografico. Nel 1983, a conferma del loro successo, i Van Halen si guadagnano una voce sul Guinness dei Primati per l’apparizione più pagata nella storia (almeno fino agli anni ’90). All’US Festival, infatti, il cachet della band è di 1 milione di dollari. Peccato però che quello stesso anno, il produttore della Warner ed Eddie litigarono e decisero così di separarsi. Ad oggi la band ha venduto oltre 80 milioni di copie in tutto il mondo.
4. Le varie lotte
Sin da ragazzino Eddie ha lottato a lungo contro l’alcolismo e l’abuso di droghe: in un’intervista ha dichiarato infatti di aver iniziato a fumare e bere all’età di dodici anni e che alla fine aveva bisogno dell’alcool per andare avanti. Solo nel 2007 è poi entrato in riabilitazione e in un’intervista del 2015 ha dichiarato di essere finalmente sobrio dal 2008. Nell’agosto 2012 è stato sottoposto a un intervento di emergenza per un grave attacco di diverticolite. Da allora cominciò una dura battaglia per il chitarrista con un male incurabile: un tumore al collo. L’artista è morto il 6 ottobre 2020 per il propagarsi del tumore, secondo il bollettino medico, arrivato fino al cervello.
5. Varie collaborazioni
Eddie van Halen e Michael Jackson hanno collaborato nel 1983, è proprio il celebre chitarrista ad aver composto l’assolo del brano “Beat It“. Nel 1983 ha suonato “Starfleet Project” con Brian May, nel 1996 ha composto la colonna sonora del film “Twister“. Nel 2003 ha collaborato con Steve Lukather (Toto) nel brano “Santamental“. Nel 2006 ha registrato due tracce strumentali, “Rise” e “Catherine“, che hanno debuttato in un film pornografico intitolato “Sacred Sin” del noto regista Michael Ninn. Ha anche girato un cameo nel primo episodio della settima stagione della sit-com “Due uomini e mezzo” in cui ha suonato il riff principale del brano “As Is“, tratto dal suo ultimo disco con i Van Halen “A Different Kind Of Truth” del 2012.