TBILISI JAM! FEST: interrotto per questioni religiose

by Giulia Ingianni

‘They were yelling and accusing us of organizing a mass sex orgy. [..] Then, suddenly, the electricity went off. From what I’ve been told, the owner of the venue cut it off.’
Urlavano e ci accusavano di organizzare orgie di massa. […] poi, ad un tratto, l’elettricità è andata via. Mi hanno detto che il proprietario della sede l’aveva tolta.

Questo è ciò che ha detto l’organizzatore dell’evento rock Tbilisi JAM! Fest; quisembrerebbe che un gruppo di attivisti cristiani ortodossi ultra conservatori abbia provato a far chiudere l’evento di due giorni poco dopo mezz’ora dall’inizio; togliendo l’elettricità al luogo del concerto, hanno fatto in modo che venisse tutto annullato. Le cause di questo astio sarebbero dovute alla presenza di un cimitero lì vicino che sostenevano venisse ‘dissacrato’ dalla musica e dai riferimenti satanici presenti nel logo e nei componenti della band svedese TIAMAT.
La polizia ha impedito che i manifestanti si avvicinassero ulteriormente all’evento e ha convinto i preti a lasciare il luogo senza causare altri problemi, questo però purtroppo ha impedito ai TIAMAT di esibirsi in questo festival.

Di seguito, il commento di un’altra band partecipante allo Tbilisi JAM! Fest, i JINJER.
jinjer

 

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