Con l’arrivo del tredicesimo studio album dei Primal Fear, “Metal Commando” (qui la nostra recensione), abbiamo avuto l’occasione di fare una preziosa intervista via Skype con Ralf Scheepers, storico front man e fondatore della band tedesca!
Buona lettura metalheads!
Ciao Ralf, è un grande piacere conoscerti ed averti qui con noi! Come stai?
Grazie ragazzi! Sono contento di essere qui e sono veramente felice di rispondere alle vostre domande!
Purtroppo in questi mesi la musica, in particolare la musica dal vivo, non sta passando un buon periodo. Come stanno affrontando i Primal Fear questa situazione anormale?
Non è un bel periodo ma per noi non del tutto. Abbiamo comunque scritto l’intero album prima della pandemia, che ha soltanto condizionato le sessioni fotografiche e le riprese dei videoclip perché non potevamo invitare Magnus, ad esempio. Le foto sono poi state fatte e messe assieme digitalmente perché appunto non potevamo vederci. Queste piccole cose insomma! Abbiamo trovato alcune difficoltà nel creare un booklet tutti assieme a distanza, ma siamo comunque felici, ha funzionato tutto bene. Non è stata compromessa la stesura della musica e neanche la scrittura dei testi in quanto era già stato fatto tutto prima dell pandemia.
Nonostante il Covid-19 stia portando numerosi problemi agli artisti, siete in molti a non aver smesso di lavorare e ad aver rilasciato del nuovo materiale. “Metal Commando” arriva proprio per combattere questa situazione?
Oh! Spero che possa aiutare, certo! Voglio dire, rilasciare musica non è vietato in periodo di pandemia e questo può aiutare la gente a viversi un momento piacevole ascoltando la nostra nuova musica e, in qualche modo, trovare degli spunti incoraggianti contro i brutti momenti che possono passare. Per noi questo sarebbe una grande cosa, far si che le persone riescano ad abbandonarsi alla musica lottando e trovando una nuova motivazione per andare avanti e superare un periodo come questo.
Com’è avvenuta la registrazione di “Metal Commando”?
La registrazione è stata fatta come abbiamo sempre fatto, la batteria è stata registrata in studio in Danimarca quando ancora era tutto aperto dato che non c’era ancora l’ombra della pandemia a novembre dello scorso anno. La voce è stata registrata a casa mia nel mio studio, quindi tutto ciò alla fine non è stato influenzato dall’emergenza sanitaria. Tranne per il video come detto prima, ma comunque ce l’abbiamo fatta e nelle prossime settimane ne uscirà ancora uno, siamo piuttosto impegnati in questo momento!
Quali sono i cambiamenti positivi e negativi che il mercato musicale ha portato negli ultimi anni secondo te?
Sicuramente puoi fare un sacco di musica facilmente divulgabile grazie alla possibilità di caricarla sui vari social per farti conoscere. Purtroppo però, nonostante le persone che ascoltano “legalmente” su Spotify, risulta essere sconveniente per il musicista alla fine, perchè gli stream e i download non sono retribuiti dignitosamente. Ma sai, questi sono i tempi di adesso e dobbiamo conviverci. Dobbiamo capire che non è più così facile vendere musica in termini di guadagno, i musicisti non fanno più musica con l’intenzione di diventare ricchi, altrimenti smetterebbero presto, ma dobbiamo comunque essere pagati per il nostro lavoro, perché di lavoro si tratta. Cosa facciamo? Continuiamo ad avere fiducia in quello che facciamo, quando prenotiamo gli studi e quando mixiamo i brani. La situazione è brutta ma non ci arrenderemo mai. Quest’anno non è facile ma so che siamo dei combattenti, stiamo sopravvivendo a tutto questo, non era facile prima della pandemia e non sarà facile dopo la pandemia. Ma noi Primal Fear siamo molto positivi. C’è positività generale, sopravviveremo.
Come affronti i momenti difficili della tua vita?
Beh, direi che non tutto è perfetto nella mia vita, ma questo mi rende una persona normale come tutti gli altri. Ci sono alti e bassi nella vita e devi trarne sempre i lati positivi, perché i migliori insegnamenti li impari dai momenti difficili maturando e crescendo. È il lato positivo delle situazioni negative.
Qual è stato il momento più bello che hai vissuto con i Primal Fear?
Oh, ci sono sempre stati momenti bellissimi, come il Wacken ad esempio per quanto riguarda la musica dal vivo. Stare sul palco dei grandi festival, come il Monsters Of Rock a San Paulo in Brasile o dello stesso Wacken, è semplicemente fantastico per una band. Per quanto riguarda invece lo stare insieme durante il tour anche questa è un’esperienza bellissima, stare con i compagni e condividere tutto. Sai, il divertimento in tour non significa fare solo festa ma ci sono altre cose molto importanti come andare a cena insieme tutti i giorni, avere scambi di idee e parlare con i tuoi amici.
Ti è mai capitato di venire in Italia unicamente per fare delle vacanze? Dove sei stato e cosa ti è piaciuto?
Si! Sono stato a Rimini nel 1974 e 1978! Mi piace l’Italia, mi piace la cultura italiana e la positività che hanno gli italiani nella loro vita! Questo è quello che mi piace tanto, avete un modo molto rilassante di vivere, senza contare il cibo e i meravigliosi paesaggi, ricordo molte canzoni d’amore italiane. Mi piace la musica italiana. Ho ancora una cassetta con circa un’ora e mezza di musica italiana, anche classica, con artisti come Zucchero che mi ricorda alcune vacanze che ho fatto in passato. Mi fa tornare con la mente sulla spiaggia a godermi Rimini. Mi sono sempre trovato bene e questo l’ho detto anche alla mia amica Cristina Scabbia dei Lacuna Coil!
Molti artisti amano generi musicali molto differenti da quello che loro stessi propongono, è anche questo il tuo caso?
Sì certo, ascolto molti generi musicali, non solo l’heavy metal. Perchè a volte è cosa buona ricaricare le batterie con qualcosa di diverso magari con la musica classica ma anche con del pop dei tempi che furono come Phil Collins e i Genesis, e tutte le altre sfumature della musica, non solo heavy metal. Certo, siamo i Primal Fear, una band heavy metal, amiamo l’heavy metal e suoniamo heavy metal! Ma in tutta onestà qualche volta ho piacere di spaziare e non fossilizzarmi, ascoltando altro. A volte anche senza ascoltare nulla!
Oltre la musica, quali sono le tue più grandi passioni?
Mi piace andare in palestra! Non troppo, ma quello che basta per mantenermi in forma. Questo è molto importante per me, potremmo dire che sia una sorta di dipendenza semplicemente perché amo essere in forma ed è una bella sensazione quando dopo la palestra salgo le scale e vado sul mio terrazzo a rilassarmi, è molto soddisfacente.
Con quali altri artisti ti piacerebbe collaborare all’interno di un progetto dei Primal Fear?
Mi piacerebbe collaborare con un’altra donna per fare qualche altro duetto, ma al momento è troppo presto per parlarne. Vedremo cosa succederà perché purtroppo quest’anno non possiamo fare tour ma stiamo comunque pianificando di tirare fuori qualche chicca per i fan, in modo tale che possa farne valere l’attesa.
Se potessi scegliere di suonare da co-headliner con una band, quale sceglieresti?
Oh beh… Helloween? Lo abbiamo già fatto ed è stato semplicemente fantastico, una bella esperienza sia per noi che per i fan. Mi piacerebbe anche con i Gamma Ray, perchè no?
Quale giovane band consigli di scoprire agli amanti dell’ heavy metal?
Ci sono un sacco di band là fuori, molte da nominare ma sicuramente me ne dimenticherei qualcuna. C’è però una band austriaca, i Garagedays! Hanno un’energia molto cruda, diretta e dinamica ed è una cosa che amo.
Grazie Ralf per le tue risposte e per la tua disponibilità, auguro a te e alla band un buon proseguimento sperando di vedervi il prima possibile sul palco!
Grazie a voi ragazzi, restate al sicuro e ci rivedremo l’anno prossimo!