Ed eccoci con i Gigantomachia, band death metal romana nata nel 2015 da un’idea di Lorenzo Suminier (basso) e che ha fatto fatto da band supporto agli ADE al release party di “Carthago Delenda Est”. Ma ora rivolgiamoci direttamente ai diretti interessati, buona lettura!
Gigantomachia è un nome particolare, com’è nato e perché?
La Gigantomachia (dal greco “gigas”, gigante, e “makhē”, battaglia) è la lotta che i Giganti ingaggiarono contro gli Dei dell’Olimpo, nella seconda Parte della Titanomachia, l’infinita guerra tra Olimpici e titani, i quali oramai intrappolati nel tartaro furono costretti a mandare i giganti in guerra come alleati. Dalla parte degli Dei, però, a difesa vi erano i Ciclopi, figli di Poseidone, i quali oltre ad essere guerrieri erano anche fabbri e costruttori. Vi chiederete cosa c’entra questo con noi giusto? Ebbene, la nostra città natale, Alatri, è una città antecedente all’epoca romana la quale, leggende narrano, sia stata costruita dai Ciclopi stessi: è soprannominata infatti da secoli la “Città dei Ciclopi”. Quindi abbiamo deciso di chiamarci cosi in onore della nostra città e delle sue amate leggende.
Secondo il profilo della band siete nati a maggio 2015, come si può riassumere quest’anno e mezzo?
A maggio è nato il progetto, ma inizialmente eravamo soltanto io al basso e Alessandro alla chitarra. Abbiamo iniziato a comporre qualcosa. Dopo varie ricerche siamo riusciti a completare la nostra formazione a febbraio ma il vero debutto è avvenuto a metà aprile. Da allora abbiamo già fatto diversi live, di cui due festival e il release con gli ADE. Possiamo dire che nonostante siamo una band giovane, riusciamo a suonare spesso, non solo nella nostra regione ma anche in altre. Insomma, possiamo dire che finora siamo andanti alla grande, per quanto riguarda la situazione live. Dobbiamo ancora crescere e migliorare, questo sicuramente, ma abbiamo dalla nostra molto entusiasmo da parte di tutti e soprattutto molte idee che stiamo cercando di rendere reali.
Quali sono state le difficoltà e come siete sopravvissuti?
La nostra unica difficoltà è stata il cambio di line up con l’uscita del nostro ex cantante. Fortunatamente abbiamo scoperto che il nostro chitarrista Davide possiede un gran bella voce e, modestie a parte, è di gran lunga superiore a quella precedente, insomma un bel salto di qualità. Per il resto, come già detto, difficoltà ce ne sono e ce ne saranno sempre, ma siamo pronti ad affrontarle a testa alta, cercando di dare il meglio di noi stessi.
Quali sono le influenze principali nell’EP?
Nel nostro demo abbiamo voluto parlare un po’ delle leggende della nostra città, le cui basi storiche e fantastiche affondano nella mitologia greca. “Aldebran” è la stella sotto la quale l’acropoli è stata costruita e che si nota moltissimo sopra di essa durante il solstizio d’estate. “Eye of Cyclop” parla appunto dei Ciclopi e della creazione dell’acropoli e delle sue cinta murarie titaniche, mentre “Levyathan” è stata un semplice tributo alle creature che dimorerebbero nello Stige, uno dei fiumi presenti nell’Ade, che per noi sono le lunghissime catacombe millenarie che si diramano sotto tutto il territorio ciociaro, utilizzate come via di fuga durante gli assedi e le battaglie. In poche parole il nostro primo demo parla della città di Alatri.
Le vostre band preferite? Con chi vi piacerebbe suonare insieme?
Ognuno di noi proviene da diverse tipologie di metal. I chitarristi vengono dal postcore e simili, amanti di band come Suicide Silence e Avenged Sevenfold, mentre il nostro batterista è un grande amante del rock e del metal classico, ma abbiamo recentemente scoperto che va anche matto per i Lacuna Coil. Io personalmente amo il metal estremo, death e black, ma anche folk e trash. Sarebbe fantastico condividere il palco con i Fleshgod Apocalypse, band che apprezzo tantissimo oltre ad essere un grandissimo orgoglio nazionale per quanto riguarda la scena musicale. Naturalmente il sogno di tutti sarebbe un giorno riuscire a condividere il palco con band titaniche come Death, Testament, Gojira, Ex Deo e simili. Quello sì che sarebbe motivo di orgoglio per noi!
Il live che fino ad oggi che vi è piaciuto di più?
Per ora il migliore in assoluto è stato il release party con i mitici ADE. Forse era l’entusiasmo, la foga del momento, la carica dovuta al suonare con una band del genere assieme ad altre alquanto conosciute nella scena romana, non saprei sinceramente cosa, ma quel live è stato uno dei nostri migliori. Abbiamo dato il meglio di noi stessi, ci siamo divertiti e abbiamo avuto molti riscontri positivi!
Piani per il futuro? Obiettivi?
Per ora stiamo finendo di comporre l’ultimo brano che poi ci permetterà di entrare in studio a dar vita al nostro primo e vero disco. Abbiamo in ballo alcune cose, tra cui etichette e anche un’agenzia di booking. Speriamo che l’anno nuovo sia pieno di altre novità e di fortuna per noi che cerchiamo di rendere viva e supportare la scena underground!
Grazie per la disponibilità. Un ultimo saluto a chi ci segue?
Ringraziamo di cuore Metalpit e l’intero staff per averci dato l’opportunità di essere intervistati e recensiti. Un caloroso abbraccio, invece, a tutti i nostri fan che ci seguono e credono in noi! Continuate a seguirci su Facebook e sui nostri canali dato che presto, molto presto, ci saranno grandiose sorprese! Grazie infinite a tutti!