In occasione della data al Rock In Park, che ha visto esibirsi i KANTICA insieme a DEATHLESS LEGACY e MECHANICAL GOD CREATION, abbiamo avuto l’occasione di fare quattro chiacchiere con la cantante del gruppo Power Symphonic di Genova, Chiara Manese. Sappiamo che Chiara vanta già diverse esperienze professionali sia nel panorama musicale underground che non, abbiamo avuto modo di sapere qualcosa di più dalle sue parole, buona lettura!
Ciao Chiara, benvenuta tra noi di Metalpit.it e tra i nostri lettori, comincio con il chiederti di presentarti e raccontarci un po’ di te e del tuo percorso artistico come cantante dei Kantica e degli Ocean Night, il gruppo tributo ai Nightwish.
Ciao Dario, grazie a te per la disponibilità e a Metalpit.it, dunque iniziamo a parlare della parte Metal e underground della mia carriera. Ho cominciato a studiare canto lirico a 16 anni, prima studiavo chitarra classica ed elettrica, ho avuto la mia prima band underground a 17 anni con dei ragazzi di Pistoia, dove abitavo prima essendo Toscana e facevamo tutte cover Power Metal, di Stratovarius, Nightwish, Sonata Arctica. Il Power Metal è stato il mio primo amore e successivamente ho avuto un secondo gruppo, sempre in Toscana, gli Astral Dive, molto più Prog che Power. Ho avuto diverse altre band fino alle collaborazioni più interessanti, ad esempio gli Skylark, che vivono di base in Giappone ma sono milanesi; ho registrato per loro nel 2012 tutto “The Dragon’s Gate”, uno dei quattro CD del cofanetto “The Storm and the Horizon” uscito poi nel 2015, con cui hanno celebrato il ventennio di carriera. Fu tutto molto bello perché in ambito Metal fu la mia prima esperienza davvero professionale. Successivamente ho avuto un gruppo Metalcore di Parma, i Pursuing The End, e lì mi sono avvicinata al Metal più estremo, che oggi è il mio preferito. Facevamo Death Melodico con doppia voce, maschile growl e femminile melodica. Eravamo usciti con Baker Team, la sottoetichetta di Scarlet Records. È stata una bella esperienza, anche per i tour fatti nell’Est Europa, in Russia, Bielorussia e Austria. Poi il gruppo si è sciolto per diversi motivi, principalmente perché ognuno aveva progetti paralleli da portare avanti. Le mie esperienze recenti in ambito underground sono la tribute band dei Nightwish, Ocean Night dalla Toscana, i Kantica da Genova e sono appena entrata in un nuovo progetto, la tribute metal a Lady Gaga, i Metal Gaga da Reggio Emilia. Sono l’unica un po’ lontana da tutti quanti dato che vivo a Milano. Con i Kantica abbiamo fatto uscire questo primo album “Reborn in Aesthetics” (Revalve Records) e i ragazzi stanno già lavorando per il secondo.
Hai collaborato fin da subito con i Kantica o ti sei dovuta ambientare con i ragazzi?
I Kantica hanno iniziato nel 2014, io sono con loro dal 2017, l’album contiene pezzi piuttosto vecchi e con loro ho cominciato a collaborare circa un anno fa. Sono tutti brani scritti negli anni addietro in cui cantavano altre, poi io ho modificato melodie e testi, totalmente. A livello compositivo e strumentale, i ragazzi pur essendo molto giovani hanno già molto talento e quindi molto margine di evoluzione. Io sono la più anziana del gruppo e posso assicurare che sono molto bravi e quello che hanno scritto per il secondo album è interessante, restiamo a vedere come si evolverà il tutto!
Sai dirci se uscirà a breve o ci vorrà ancora tempo?
Purtroppo ci vuole tempo, questa volta vogliamo partire subito ma con calma. Ti dico già che per quanto riguarda le parti orchestrali di cui si occupa il tastierista Enrico, sono già stati scritti cinque brani bozza e noto veramente una grande linfa di maturazione rispetto a quando hanno iniziato nel 2014.
Posso quindi tranquillamente affermare che siete alla ricerca di qualcosa di più personale?
La personalità c’è, stiamo cercando di trovare modi più efficaci e diretti anche per trovarsi bene all’interno del business e poterli veramente commercializzare. “Reborn in Aeshetics” è un bell’album a modo suo, ma quello a cui stiamo lavorando, a mio parere, sarà molto meglio! Restate sintonizzati!
Ci aspetteremo allora dei bei risultati, viste le premesse. Dunque sappiamo che i Kantica non sono il tuo unico progetto ma in ambito underground canti anche negli Ocean Night, una tribute band dei Nightwish.
Nel progetto sono entrata poco prima di entrare nei Kantica, però abbiamo fatto un po’ di cambi di line up e perciò abbiamo iniziato l’attività live fondamentalmente solo ora, avendo trovato tastierista, chitarrista e bassista molto validi. Il chitarrista, Claudio Biancalani, è anche fonico all’interno del Centro Musicale Sound Check a Prato, centro di sale prova e studio di registrazione, di cui sono proprietaria. Stiamo cercando una buona agenzia live… Vediamo cosa ne esce!
Dato che canterai i brani dei Nightwish, ti chiedo: hai preferenze verso album registrati con Tarja o quelli più recenti?
Da un punto di vista di sperimentazione vocale, impegno vocale e gusto ti direi gli ultimi album, li trovo più maturi. Quelli con Tarja li ho nel cuore comunque, dato che la ascolto fin da quando avevo 14 anni. Vocalmente Tarja è come se fosse il mio pane quotidiano, essendo cantante lirica di lavoro. Per quanto riguarda i brani di Floor e Anette invece, rappresentano una sfida in quanto sono brani in cui la voce varia sullo stile “moderno” e perciò mi piace tantissimo mixare stile lirico e moderno, quella che si chiama “vocalità crossover”.
Davvero una bella esperienza. Ci hai detto che non hai progetti soltanto in ambito underground ma anche più commerciali, cosa ci vuoi raccontare in proposito?
Sì certo! Oltre alle produzioni liriche, attualmente sto facendo dei concorsi nazionali, Area Sanremo – che sono le selezioni per Sanremo – il concorso Nilla Pizzi diretto dal signor Lele Mora, il Tour Music Fest, presentandomi a tali concorsi come artista crossover, esperienza di canto che unisce il lirico al pop, come lo stile di Bocelli. Sto anche scrivendo degli inediti con alcuni autori, cose di cui al momento non posso parlare; è tutto un work in progress in fondo, con tanto lavoro da fare. Il prossimo impegno da questo punto di vista è l’Incanto Summer Festival che si terrà ad Ivrea, dove canterò un brano di A. Bocelli con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Si tratta di un festival organizzato dal M° Vittorio De Scalzi, il fondatore dei New Trolls, dove canta anche Roberto Tiranti. Con Roberto ho registrato un duetto, “Macabra Danza” per un chitarrista molto bravo, Tommy Vitaly; purtroppo io e Roberto non ci siamo mai visti dal vivo ma penso che ci vedremo ad Ivrea perché i New Trolls suoneranno l’ultimo giorno di Festival!
Come vivi tu tutte queste collaborazioni a distanza? Spesso un artista abita lontano rispetto ad altri membri per portare avanti un progetto insieme, come vedi questa situazione dal tuo punto di vista?
Questione di organizzazione, purtroppo rispetto agli altri non ho la stessa frequenza di prove! Per le registrazioni nessun problema, dato che ormai oggi puoi mandare le tue parti vocali ovunque.
Ti chiedo ora una cosa curiosa: se dovessi fare un lungo viaggio e volessi portare con te tre album, quali sceglieresti?
Allora… Sicuramente porterei “Endless Forms Most Beautiful” dei Nightwish, un album dei Bring Me The Horizon e uno degli In This Moment, tre cose molto diverse fra loro.
Ultima domanda un po’ delicata: come vedi la voce femminile all’interno dell’ambiente Metal?
Il Metal è un ambiente nato e concepito inizialmente per i maschi, poi siamo arrivate noi donne e lo abbiamo sicuramente plasmato su più fronti, anche per quanto riguarda la parte “visual”. Naturalmente è fondamentale avere il talento vocale per emergere e non solo l’aspetto fisico, nonostante ciò ammetto di aver scelto un’immagine forte e aggressiva, ma sono io a sceglierla con consapevolezza, dato che a quasi 32 anni e dopo 15 anni di studi penso di riuscire a gestire la mia immagine con una finalità artistica ben precisa. Non è giusto crearsi un look scialbo sul palco! Bisogna portare avanti lo studio vocale assieme alla propria fisicità e bellezza nella stessa direzione.
Per il momento è tutto Chiara, grazie della disponibilità! Un abbraccio da tutti noi.
Grazie a te e a Metalpit.it, ci vediamo on stage!